Cagliari, Marin verso la Juve: "Fortissima, ora gioca di più. Idoli? Hagi e mio padre"
Razvan Marin, centrocampista del Cagliari, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui si è soffermato sulla ripresa del sodalizio sardo, reduce dal successo di Parma che ha dato una spinta importante verso la salvezza: "Certo, anche perché è arrivata dopo una grande prova da parte nostra".
Dopo due traverse con Roma e Napoli, ha segnato un gran gol. Cosa ricorda?
"Quando ho calciato, ho pensato: l’ho presa proprio bene. Infatti…".
Una bella prestazione venuta dopo il blackout con l’Empoli. Si è dato una spiegazione a quell’inatteso 0-2?
"Ha detto bene, inatteso. In tutte le altre partite, anche quelle perse con Lecce e Napoli, avevamo fatto bene. Forse quella sconfitta ci è servita a riordinare le idee".
E domani c’è la Juventus, una partita che tutti i calciatori vorrebbero giocare.
"Squadra fortissima, non c’è neanche bisogno di dirlo. Se riusciamo a mettere in pratica quello che abbiamo provato, possiamo darle fastidio".
E’ una Juventus diversa da quella degli anni passati?
"Sì, prova a giocare di più, a essere più propositiva. Una cosa non è cambiata, è sempre fortissima".
Quali squadre vede impegnate nella lotta per non retrocedere?
"Preferisco concentrarmi su di me e sulla mia squadra, su quello che possiamo fare. Alla fine, saranno le solite cinque o sei ma non è un problema che mi pongo. Pensiamo a fare quello che dobbiamo".
Raza, cosa è per lei il calcio?
"Tutto. E’ la mia vita".
Il centrocampista a cui si è ispirato, quello che preferisce?
"Risposta semplice: Gheorghe Hagi, il più grande. Il figlio Ianis è mio amico, gioca nei Rangers di Glasgow".
Un altro idolo?
"Mio padre Petre, ex terzino della Steaua Bucarest. Guarda tutte le mie partite e dopo ne parliamo. E’ il mio consigliere più fidato".