Cagliari bella anomalia di Serie A: brilla con giocatori made in Italy e di proprietà
Sarà passato inosservato rispetto ai top club italiani in lotta per lo scudetto, eppure il Cagliari questa stagione è una gioia per gli occhi. Infatti, come analizzato dal Corriere dello Sport, il club sardo si sta distinguendo da tutti per la modalità di costruzione della rosa di Davide Nicola: tanti italiani, quasi tutti di proprietà con alcuni casi in prestito ma con obbligo o diritto di riscatto. Più precisamente vanta il 50% di giocatori nostrani, 13 su 26 a disposizione.
Il progetto è da osservare con attenzione e non ha assolutamente a che fare con il passato, che si basava molto su giocatori stranieri e prestiti ripetuti. Il presidente Giulini e il d.s. Bonato si sono distinti per il loro lavoro e questo nonostante l'addio pesantissimo di un leader in panchina come Claudio Ranieri. Ma la scelta di prendere Davide Nicola come sostituto sta premiando a lungo andare e dal mercato sono stati prelevati profili con grandi margini di crescita che stanno rendendo gradualmente.
Da Scuffet, Ciocci e Augello, passando per Deiola, Viola, Pavoletti, fino a Zappa, Prati e non solo. Sono solo alcuni degli esempi di italiani di proprietà, tralasciando invece Piccoli (obbligo di riscatto a 12 milioni) e Gaetano (diritto a 6 milioni), comunque in mano al Cagliari. E per gli stranieri la politica è la stessa: Palomino firmato a parametro zero, Sherri preso dall’Egnatia. Insomma, una sterzata forte nella speranza di raddrizzare la posizione in classifica nel corso della stagione.