Botta, risposta e controreplica. Lega e Ministero la pensano diversamente, ma la sostanza non cambia
Un botta e risposta condito di controrisposta quello avvenuto a suon di lanci ANSA in tarda serata fra il Ministero dello Sport ed il ministro Vincenzo Spadafora e la Lega Serie A. Una discussione a distanza che poco aggiunge alla già complessa situazione legata alla possibile, auspicabile, ripartenza della Serie A e più in generale del calcio professionistico italiano.
Nel suo intervento su Facebook il ministro Spadafora aveva detto come la ripartenza degli allenamenti non fosse garanzia di ripartenza del campionato, evitando di dare date per eventuali riprese del torneo.
La Lega Serie A, tramite l’Ansa, si è detta delusa per la mancanza di date, seppur ipotetiche o indicative. Quindi la pronta controrisposta del Ministero dello Sport che ha parlato di nessun accordo sul riavvio preso nei giorni precedenti.
Una telenovela mediatica a tratti incomprensibile, per il grande pubblico che legge e valuta. Ma che dati alla mano poco aggiunge, e poco toglie, ad una situazione già complessa per conto proprio. Se ci fossero realmente simil accordi per date di ripartenza del campionato, come sostiene la Lega, o se non ci fossero, come sostiene il Ministero, forse mai lo sapremo con certezza. Ma la cosa che balza all’occhio è ancora una volta una certa distanza di vedute fra le parti. Che a breve, nei prossimi giorni, dovranno ritrovarsi “faccia a faccia” per discutere dei miglioramenti al protocollo proposto dalla FIGC al governo e al suo comitato tecnico scientifico.