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Boniperti ricorda l'esordio in Juve-City: "Mio nonno spense la tv quando mi vide entrare"

Boniperti ricorda l'esordio in Juve-City: "Mio nonno spense la tv quando mi vide entrare"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 11:53Serie A
di Alessio Del Lungo

Filippo Boniperti, nipote del ben più celebre Gianpiero, il 16 dicembre 2010 esordì con la maglia della Juventus in Europa League proprio contro il Manchester City a 19 anni. Oggi invece ne ha 33 e lavora nell'ambito dello sport management, senza scordare quel debutto: "Era un periodo - racconta a La Stampa - in cui noi della Primavera eravamo spesso convocati da Delneri. Sinceramente però non pensavo di fare il mio debutto assoluto in una serata di Coppa. Mi stavo riscaldando, qualcuno dalla panchina indicò dalle mie parti, mi voltai per vedere chi fosse il prescelto e dietro non c'era nessuno".

Boniperti però rimase impassibile: "Nessuna emozione, subito dentro: Delneri mi disse di giocare sulla sinistra e subito assaggiai il calcio vero. I giocatori di quel City erano impressionanti per un novellino come me: dalle mie parti giocavano Richards che era tutto muscoli, poi Vieira alto un metro e 95 e Wright-Phillips che non lo prendevi mai. Ricordo anche che all’epoca soffrivo di una tendinite rotulea, in uno scatto mi feci male, ma rimasi in campo stringendo i denti, guai a perdere un’occasione del genere. So che mio nonno spense la tv quando mi vide entrare, voleva che gli raccontassi tutto io il giorno dopo, capire bene il mio esordio con le mie parole e dalle mie emozioni".

Non era certo la Juventus di oggi, ma quella della ricostruzione dopo la B aveva comunque dei calciatori di assoluto livello: "Buffon, Del Piero, Marchisio, grandi campioni capaci di accoglierti ma che giustamente pretendevano il 100%. Claudio, poi, un amico: al mio debutto in A mi disse di stare
tranquillo, che c’era lui dietro a proteggermi. Oggi può accadere di tutto, spero solo che la Juve sia solida di testa e di gambe: non deve partire all’arrembaggio ma tenere botta e poi provare a piazzare il colpo letale sul finire. Confido molto sul talento di Yildiz".

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