Belotti, che fai? Dal capitano del Torino dipende il prossimo valzer di attaccanti in A

“Rinnova? Vediamo, io lo terrei”. Una settimana fa, Urbano Cairo si è espresso così sul futuro di Andrea Belotti. Un caso, nel Toro che si rinnova, ha salutato Sirigu e s’interroga sul futuro del proprio capitano. Se il patron abbia espresso una reale intenzione o tentato di scaricare sul giocatore la patata bollente, lo diranno le prossime mosse di mercato. Molto, comunque, dipenderà effettivamente dalle scelte del Gallo: fresco di trionfo a Euro 2020, non ha più replicato la stagione d’oro che portò la sua valutazione a schizzare fino a 100 milioni, ma d’altra parte è comunque stato il miglior giocatore del Torino negli ultimi campionati e non ha più rivisto l’Europa.

Può offrirgliela la Roma. Quello di Belotti è uno dei nomi in cima alle preferenze dei giallorossi, che vogliono ridare centralità a Dzeko ma puntano anche ad affiancargli il centravanti del proprio futuro. Lo stesso Mourinho, tra i complicati intrighi Vlahovic e Icardi, ha espresso il suo gradimento per il giocatore. In caso di affondo capitolino il Torino, che chiede 25-30 milioni di euro, sfoglia i petali della margherita per il potenziale sostituto: ieri c’è stato un contatto con l’agente di Scamacca, ai piemontesi piace parecchio anche Petagna, chiesto al Napoli. A sua volta, in caso di cessione dell’ex Spal, gli azzurri sembrano pronti a “consolarsi” con Caicedo nelle vesti di vice Osimhen. L’ecuadoriano, dal canto suo, lascerà molto probabilmente la Lazio in ogni caso, ma è nei pensieri anche dell’Inter: affare low cost e giocatore molto gradito a Inzaghi. Chi meglio di lui per fare le veci di Lukaku quando Big Rom dovrà rifiatare? La complicazione, inutile a dirsi, è sedere a tavolino con Lotito, scottato per l’addio proprio dell’allenatore. Aspettando il gran gala degli attaccanti, se e quando ci sarà (ogni riferimento a Cristiano Ronaldo, che potrebbe innescarlo, non è casuale), anche questa estate può vedere in scena il classico valzer delle punte.