Beccantini: "Dal 1987 a oggi, il Napoli torna al Bernabeu. Cultura e tortura"
Roberto Beccantini, firma del Corriere dello Sport, scrive oggi del Santiago Bernabeu, che stasera sarà teatro della sfida tra Napoli e Real Madrid nella sua veste rinnovata e moderna: "La “prima” degli azzurri fu con Diego Armando Maradona e senza popolo. Era il 16 settembre del 1987. A volte non chiudono solo le bettole. Può capitare persino alle regge. E il Santiago Bernabeu lo era, lo è. «Los comemos», li mangiamo: aveva strillato Diego il giorno del sorteggio. Era l’andata dei sedicesimi di Coppa dei Campioni: 2-0 per il Real, gol di Michel e autorete di Fernando De Napoli. Al San Paolo, un decollo da sballo e un atterraggio da incubo. Al blitz di Giovanni Francini rispose l’avvoltoio, Emilio Butragueño: 1-1. Go and stop.
Si torna domani sera, al Bernabeu. Nuovo e antico, nei secoli. Tetto mobile e campo retrattile, cultura e tortura. Da noi ci si azzuffa per San Siro; ci si scanna per gli impianti di proprietà; ci si ciba di slogan, di dirigenti che non lasciano tracce e di tracce che non lasciano impronte.
Al Bernabeu si è fatta la storia. Anche la nostra. Gli dobbiamo tanto. Non solo la corona mondiale del 1982, affidata da Marco Tardelli alla magia sonora di un attimo".