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Lecco, Aliberti: "Il nuovo anno iniziato già con Valente. Ripartiamo da lui e Minadeo"

Lecco, Aliberti: "Il nuovo anno iniziato già con Valente. Ripartiamo da lui e Minadeo"
© foto di Calcio Lecco 1912
Oggi alle 14:04Serie C
di Claudia Marrone

E alla fine salvezza fu. In una stagione travagliata, ma quello che poi ricorda la storia è l'obiettivo conquistato. E il Lecco ce l'ha fatta, ha mantenuto la categoria in un anno zero segnato dalla svolta societaria che ha portato la famiglia Aliberti alla presidenza del sodalizio bluceleste.

Per un punto della situazione con i diretti interessati, i microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno contattato il Vice Presidente e Amministratore Delegato del club Francesco Aliberti, che si è così espresso sulla stagione: "La storia è abbastanza nota. Inizialmente dovevamo entrare nel Lecco con una cordata di americani, poi si sono avvicendati diversi partner ma alla fine si sono ritirati tutti e, togli e metti, è arrivato anche il ritiro della famiglia Di Nunno. Abbiamo quindi messo noi la fideiussione per iscriverci al campionato, per altro sulla fiducia perché non c'era nulla di scritto, poi abbiamo comunque rilavato il 100% del club, anche se l'intenzione non era quella, ma non volevamo sparisse il calcio in città. Non ci aspettavamo però il rendimento della squadra a inizio stagione, l'obiettivo comunque erano i playoff, ma quando la situazione si è fatta critica abbiamo optato per il cambio in panchina, scegliendo Volpe, che avevamo già sondato in precedenza e che avevo caldeggiato: ha tutta la nostra stima, purtroppo ci sono stati una serie di infortuni che non gli hanno consentito di allenare una squadra al completo, e senza cambi è difficile farlo per chiunque, ma quando abbiamo visto il fantasma della retrocessione abbiamo optato l'esonero anche di Volpe, nonostante ci piangesse il cuore nel farlo, è stato un esonero difficile anche a livello umano, un brutto colpo: ma lui ha comunque capito la decisione. Durante il mercato la squadra è stata rivoluzionata, siamo state tra le società più operative, e Valente ha poi dato la scossa mentale: già dopo la rimonta con la Pro Patria avevamo capito di poterci salvarci, e tutto è andato poi secondo piani. Anche se, pure un po' per scaramanzia, non avevamo mai detto nulla".

È chiaro però che l'esborso maggiore della stagione è stato piuttosto ingente.
"Ci siamo ritrovati in estate con un monte ingaggi che era più da Serie B che da C, ma abbiamo deciso di mantenere l'ossatura della squadra, sottovalutando però probabilmente gli strascichi mentali che dà una retrocessione. L'esborso economico è stato notevole, maggiore di quel che pensavamo, ma comunque con gennaio abbiamo mantenuto il monte ingaggi sul livello che avevamo trovato. Ora siamo in una situazione di programmazione, nella sfortuna di aver centrato i playoff, ma anche nella fortuna di aver evitato i playout, abbiamo un mese in più rispetto ad altre squadre per fare valutazioni sui rinnovi e altre situazioni, congiuntamente con Ds e mister".

Si riparte quindi dal Direttore Minadeo e da mister Valente?
"Certo, loro sono confermati. Vogliamo dare continuità a un certo progetto, lasciando poi libertà al mister di comporre la squadra come preferisce. Normale che sia un tecnico a decidere con chi vuole lavorare, sarà compito delle due figure citate operare in questo senso".

C'è quindi un progetto di medio-lungo termine?
"Assolutamente, il progetto è di medio lungo termine. Parlare di anni nel calcio è sempre particolare, vedremo come va il tutto, ma l'idea di programmazione e di progettualità c'è, il campionato prossimo è per noi partito dall'arrivo di mister Valente, che ha sposato il nostro progetto per questo. La salvezza era un primo obiettivo, non scontato, va detto, ora guardiamo oltre".

Nuovamente ai playoff?
"La salvezza è l'obiettivo super minimo per una piazza come Lecco, e l'anno prossimo vorremmo raggiungere i playoff nella posizione più alta possibile. Non si esclude comunque nulla, il calcio è imprevedibile, i programmi si possono fare ma conta poi il campo, e sia chiaro che non sto promettendo niente: ma l'intenzione seria è di arrivare intanto più in alto possibile in classifica".

Si aspettava un campionato così complesso? La Serie C è spesso snobbata, ma in realtà è un torneo ostico con ottimo tasso tecnico.
"Da anni seguo molto la C, sono appassionato a questo campionato, e mi aspettavo fosse un torneo di questa caratura, ostico e complicato, ma per quel che concerne noi come Lecco mi aspettavo sicuramente un'annata diversa. Però, come ho detto si sa la C è molto ostica, il livello è effettivamente alto, basti vedere cosa sta facendo la Juve Stabia in Serie B con l'organico che aveva nella passata stagione: non c'è mai un campionato facile".

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