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Avv. Di Cintio: "Illecito sportivo per Tonali? Lo escludo categoricamente. I tre casi sono diversi"

Avv. Di Cintio: "Illecito sportivo per Tonali? Lo escludo categoricamente. I tre casi sono diversi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 ottobre 2023, 15:45Serie A
di Simone Lorini

Ospite di Sportmediaset, l’avvocato esperto di diritti sportivi nazionali e internazionali Cesare Di Cintio ha parlato delle differenze tra i casi Fagioli, Tonali e Zaniolo, i tre giocatori raggiunti da avviso di garanzia per quanto concerne le indagini sul calcioscommesse: “Bisogna subito chiarire che Fagioli, in quanto dipendente della società, potrà allenarsi regolarmente con la squadra. Non potrà partecipare alle competizioni ufficiali, che è quanto la squalifica prevede, ma dovrà attenersi alle direttive della Juventus e seguire le prescrizioni che sono frutto dell'accordo di patteggiamento con la Procura Federale”.

Una situazione però diversa rispetto a quella di Tonali che avrebbe confessato agli inquirenti di aver scommesso, seppur sempre a vincere, anche sul Milan e Brescia durante la militanza in quei club. Cosa rischia il centrocampista del Newcastle? Si potrebbe configurare il reato di illecito sportivo?
“Lo escludo categoricamente, perché per configurare l’illecito sportivo è necessario un tentativo di alterazione del risultato della gara e questo al momento non sembra esserci. La violazione contestata resterebbe dunque all’interno della fattispecie prevista dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, ossia quello che punisce i giocatori che scommettono sul calcio”.

Le differenze con il caso del calciatore della Juventus però esistono.
“Assolutamente, la prima differenza consisterebbe proprio nell’aver scommesso sulle squadre in cui militava. Per questa ragione la sanzione iniziale della Procura potrebbe essere maggiore, anche se con possibilità di dimezzamento mediante il patteggiamento pre-deferimento. Per quantificare la squalifica è necessario però aspettare di capire l’entità della collaborazione che sta fornendo il ragazzo. La sua ludopatia sembrerebbe conclamata, come si evince dalla certificazione medica con cui si è presentato domenica scorsa all’interrogatorio con il procuratore Figc dott. Giuseppe Chinè e questo potrebbe implicare che all’interno della pena sportiva rientri anche la disponibilità del giocatore a rispettare un percorso terapeutico già definito”.

La situazione di ogni giocatore sembra dunque completamente differente. A maggior ragione quella di Zaniolo, che da quanto emerge al momento non sembrerebbe aver scommesso su partite di calcio. Il fatto di aver giocato su piattaforme illegali gli è comunque costato un avviso di garanzia da parte della Procura di Torino. Quali sono i rischi in termini di giustizia sportiva per il giocatore?
“Il caso Zaniolo è ancora diverso. Il giocatore, stando alla linea difensiva portata avanti dai suoi legali, non avrebbe mai scommesso sul calcio, ma avrebbe giocato a blackjack su un portale che non sapeva essere illegale. Se ciò venisse confermato, l’atleta dovrà quindi unicamente spiegare all’accusa come mai il suo nome figuri tra i fruitori di piattaforme illegali e chiarire la sua posizione. Dal punto di vista sportivo, al momento, non rischierebbe nulla”.

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