Ancora polemiche sul viaggio di Totti in Russia. Berruto: "Rovinerebbe la sua immagine"

"Il mio viaggio di lavoro a Mosca, da giorni, suscita infinite polemiche. Ma io non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo. L'ho sempre fatto: prima come calciatore e adesso in una nuova veste. Da anni vado in tutti i Paesi in cui mi invitano a parlare di sport e non avrei problemi ad andare a Kiev, per le stesse finalità". Francesco Totti ha spiegato all'ANSA la propria posizione sull'evento in programma in Russia ad aprile ieri. "Detto questo, se mi arrivasse una richiesta da parte di un organo competente per non partecipare all'evento di Mosca non esiterei un momento a fare un passo indietro".

Ma il viaggio del Pupone in Russia continua a destare polemiche: oggi al riguardo si è espresso l'ex ct dell'Italvolley Mauro Berruto. "Ci sono due ragioni che concorrono a questo doppio clamoroso errore se Totti rispondesse a quell'invito. Una è il luogo, l'idea di essere testimonial di un qualcosa in un contesto che riguarda la condizione di esclusione della Russia, per le note ragioni, da tutte le manifestazioni sportive. E dunque decidere se stare da parte dell'aggressore o dell'aggredito e questo uno sportivo dovrebbe averlo chiaro. Il secondo motivo è il contenuto", ha detto a LaPresse.

Il deputato Pd ha poi aggiunto: "Se la scelta di andare rovinerebbe la sua immagine? Ai miei occhi certamente sì. Quando voglio commuovermi e piangere un po' guardo ancora oggi la famosa giornata dell'addio al calcio allo Stadio Olimpico, è una cosa che ha pochissimi precedenti nella storia dello sport. E non sono tifoso della Roma. Per me lui è uno dei pochissimi personaggi che ha un valore assoluto e pedagogico, e proprio per questo ai miei occhi sarebbe una caduta di stile che mi auguro non succeda. Sarebbe un peccato, Proprio per la concausa di due ragioni, il luogo e il motivo per cui andrebbe lì".