Agostini: "Camarda diventerà un campione. Ranieri-Roma? Mossa importante"
A margine del premio "La Clessidra" ad Anghiari, in provincia di Arezzo, il responsabile dell'area tecnica del Cesena Massimo Agostini ha parlato del tema legato agli attaccanti: "La sorpresa è Retegui che quando è stato convocato dall'Italia non era in queste condizioni. Passando dal Genoa all'Atalanta ha cambiato forse motivazioni, modo di giocare e squadra che ha attorno. Il gioco di Gasperini è l'ideale per finalizzare l'azione della squadra".
Kean non è più una sorpresa?
"Lo sta diventando quest'anno. Vedere adesso Kean in queste condizioni a Firenze, con otto gol segnati, la prepotenza fisica quest'anno per noi è una soddisfazione perché possiamo provare con questi attaccanti a vincere partite importanti".
Lukaku non è ancora decollato: cosa gli manca?
"Io ogni tanto parlo con delle radio napoletane e mi dicono queste cose. Da quando Lukaku è in squadra però il Napoli ha perso solo contro l'Atalanta. Lukaku, a livello offensivo, regge il reparto da solo. In più è bravo a fare assist e ha fatto qualche gol importante. Non è ancora nelle condizioni che vuole Conte però penso che il suo apporto davanti è fondamentale".
Crescono Daniel Maldini, Lucca, Esposito...
"Io ci metterei anche il nostro Shpendi. Sta facendo una crescita molto accelerata, è un ragazzo che ha la cultura del lavoro, molto educato che vuole arrivare ma lavorando. Sta facendo bene, è il capocannoniere di questa Serie B. Noi siamo contenti, cerchiamo di proteggerlo e il mister lo fa lavorare per farlo crescere. Lui può essere un attaccante che in futuro può far parlare di sé".
A gennaio può essere pronto per un salto in Serie A?
"Qualche squadra verrà a bussare per informazioni ma penso che l'intenzione della proprietà fino a giugno è tenerlo a Cesena. Poi quello che succederà a gennaio lo scopriremo fra un po'".
Camarda?
"E' ancora giovane, deve ancora compiere 17 anni. E' sulla buona strada, ha caratteristiche che a quell'età è difficile trovare in giro. Se lo chiamano in prima squadra qualcosa ha. Non dico che possa essere pronto per fare un campionato a quelli livelli ma ogni tanto fargli assaporare la prima squadra e fargli calpestare San Siro è un'iniezione di fiducia per il ragazzo. Diventerà un campione".
Ranieri con ogni probabilità andrà alla Roma.
"Secondo me è una mossa importante e strategica. Potevano forse pensare al richiamo di De Rossi ma la chiamata di Ranieri, se fosse vera, può essere importante per l'ambiente anche perché è un allenatore capace di cambiare le sorti di una squadra che, purtroppo in questo momento non sta facendo il suo dovere".
Gli alti e bassi del Milan come si spiegano?
"Si spiegano per la squadra che è. Una squadra giovane con qualche giocatore che non sta rendendo al massimo per i 90 minuti, un allenatore che cerca di mettere a posto alcune situazioni a livello difensivo o dalla metà campo in su. Però in questo momento quei tre-quattro giocatori che lui pensa che possano fare la differenza, ancora non stanno rendendo al massimo".