Abodi: "Sto lavorando per Euro32 e non solo. Sceglieremo i 5 stadi migliori nel 2026"
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, sta per proporre al mondo del calcio due novità che faranno certamente discutere. La prima è una “Carta dei doveri”, che i tesserati FIGC, a partire da quelli delle tre leghe professionistiche, A, B e Lega Pro, dovranno leggere e firmare. "Penso a qualcosa da allegare ai rispettivi contratti individuali", racconta Abodi nell'intervista a Repubblica. La seconda novità ha a che fare con la modifica dalla legge Melandri, in relazione alla gestione dei diritti audiovisivi (leggi qui i dettagli sulla "Carta dei doveri").
Andando al tema stadi al di là di Euro32, lei sta preparando una riforma per incentivare al miglioramento delle infrastrutture calcistiche? Abodi risponde così alla domanda di Repubblica: "Sto lavorando per Euro32 e non solo, visto che saranno solo cinque i nostri stadi “europei” mentre l’esigenza di impianti nuovi o da migliorare è molto più significativa. Di sicuro c’è una competizione e la scelta entro la fine di ottobre 2026 premierà i progetti migliori, i più affidabili, con un quadro economico definito. Dopodiché, sto predisponendo una bozza di norma, da sottoporre al confronto con i vari portatori d’interesse, che attualizzi il modello di gestione dei diritti audiovisivi, tenendo conto dell’evoluzione della tecnologia digitale e della legislazione europea in materia di geoblocking".
Quindi cambierà la ripartizione delle risorse dei diritti televisivi rispetto a quella attuale?
"Verrà trattato naturalmente il tema della ripartizione delle risorse e della mutualità di sistema, collegandolo con quello, prioritario, delle infrastrutture. Penso all’utilizzo di una parte dei ricavi dai diritti audiovisivi per poter offrire infrastrutture a livelli europei. Una norma che consenta di massimizzare i ricavi per i club, mettendo nelle migliori condizioni i tifosi che vogliono vivere la loro passione e la loro esperienza allo stadio o davanti a uno schermo, dal televisore allo smartphone".