Zazzaroni sulla panchina della Juve: "Tudor, uomo Juve. Mancini, allenatore di esperienza"

"In 9 settimane e mezzo un allenatore nuovo può incidere più di Kim Basinger?" Con questa provocazione Ivan Zazzaroni analizzata sulle pagine del Corriere dello Sport la situazione allenatore in casa Juventus. Dopo la disfatta di Firenze e l'immediata riconferma di Thiago Motta, la dirigenza juventiva ha iniziato a guardarsi intorno. Mancini e Tudor sono i due nomi caldi, gli allenatore preallertati che potrebbero quindi subentrate allo stesso Motta da un momento all'alto. Ma la domanda è: "Cosa potranno mai inventarsi? Quanti punti potranno raccogliere da Juve-Genoa a Venezia-Juve, passando per Roma, Lecce, Parma, Monza, Bologna, Lazio e Udinese?"
Se è vero che Tudor conosce molto bene il mondo Juventus e che, nell'era Pirlo, avrebbe dovuto fare il secondo allenatore, lo è altrettanto che in termini di esperienza Roberto Mancini stravince il duello. Il punto sta quindi sulle condizioni contrattuali poste dai due candidati.
Capitolo Motta. "Neppure nel momento del bisogno, Thiago ha dimostrato di voler correggere il suo atteggiamento, scrive Zazzaroni. Ora, se vuole rialzarsi o se i candidati a sostituirlo non dovessero accettare, ci si aspetta dallo stesso Motta una proposta di clausola che ne preveda l'uscita, da qui a 16 mesi. Perché "La posta in palio, per la Juve, è altissima e il gioco vale la candela".
