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Garlando alla Gazzetta: "Gol, regista, leader: quanti dubbi Italia, ma siamo più forti"

Garlando alla Gazzetta: "Gol, regista, leader: quanti dubbi Italia, ma siamo più forti"TUTTO mercato WEB
martedì 14 novembre 2023, 09:57Rassegna stampa
di Paolo Lora Lamia

Nel suo fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Luigi Garlando ha parlato di come arriva la Nazionale agli impegni con Macedonia del Nord e Ucraina: "Ci siamo. Per Spalletti, tirato giù dal trattore a Certaldo e portato a Coverciano, dopo la fuga ferragostana di Roberto Mancini in Arabia, sono arrivati i giorni del giudizio: venerdì la Macedonia a Roma, lunedì l’Ucraina a Leverkusen. Il piano di volo prevede: vincere la prima e non perdere la seconda. Ma fa bene Spalletti a ordinare ai suoi ragazzi di guardare il dito e non la luna, a concentrarsi cioè solo sulla Macedonia, come non abbiamo fatto nel ’22: avevamo già la testa in Portogallo, per il secondo spareggio, ma non ci siamo mai arrivati, falciati da Trajkovski".

Prosegue: "Non sappiamo con certezza chi saranno il regista, il centravanti e il capitano. Locatelli è tornato a casa, Cristante è acciaccato e altre candidature, giovani e forti, per la regia non sono pervenute. Il c.t. ha dovuto precettare Jorginho: sta bene, ha conquistato un ruolo da titolare all’Arsenal, ma non è certo una finestra aperta sul futuro. Ci siamo aggrappati ai primi gol azzurri di Retegui, ai guizzi di Raspadori, alla rinascita bergamasca di Scamacca, ai segnali di risveglio di Kean... In realtà, dei nostri attaccanti a Coverciano non ce n’è uno che abbia segnato in campionato più del debuttante Colpani (6)".

In chiusura: "La fascia dovrebbe cascare sul braccio di Donnarumma che, dopo essere stato triturato dai suoi ex tifosi a San Siro, cerca l’affetto di quelli della Nazionale all’Olimpico. Morale: non ci aspettano due scampagnate. Ma è anche vero che l’arte di arrangiarsi l’abbiamo inventata noi italiani e Spalletti, che ha appena visto sbriciolarsi il suo capolavoro napoletano, ha le conoscenze e il carisma per guidare l’Italia attraverso questo canyon insidioso. E, poi, soprattutto, la nostra Nazionale, tretracampione del mondo e regina d’Europa è più forte di Macedonia e Ucraina. Dimostriamolo".

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