Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Marco Giampaolo, il Maestro incoronato da Sacchi. Ironicamente sempre chiamato così

Marco Giampaolo, il Maestro incoronato da Sacchi. Ironicamente sempre chiamato cosìTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 2 agosto 2024, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Marco Giampaolo è stato definito Maestro. Un'etichetta che gli si è ritorta contro nel corso degli anni, visto quanto è successo con il Milan, in particolare. Ma anche con il Torino e la Sampdoria nella sua ultima parentesi. "È bravo, è un maestro, credo sia pronto per una big. Ci sono molti gestori in giro, lui, invece, è un grande stratega può andare ovunque. Il suo Empoli ha giocato un calcio ricco di conoscenza". L'investitura arrivava da Arrigo Sacchi, non certo l'ultimo degli allenatori. Quasi mai prodigo di complimenti, stravedeva per Giampaolo. Ed è anche uno dei motivi per cui è diventata un problema, quest'etichetta, perché l'ironia è facile, facilissima.

Nel corso della sua carriera, però, Marco Giampaolo ha vissuto alti e bassi. Nel 2013 dà le dimissioni dopo che il Crotone vince contro il Brescia e lui non viene difeso dalla società ma buttato in pasto agli ultras. Il giorno dopo la partita lo aspettano al centro di allenamento ma lui non c'è, Corioni dice di non saperne niente. Giampaolo finisce anche a "Chi l'ha visto". Il 26 settembre spiega le sue motivazioni, smentendo di non avere dato comunicazione (di dimissioni) e spiegando le motivazioni. "Quando andavano in visita nei club dei tifosi, i più alti dirigenti parlavano di promozione immediata. Così hanno cominciato a fischiarmi dopo il secondo pareggio, a Bari. E a contestarmi più forte dopo la sconfitta interna col Crotone [...] Questa però è la classica goccia che fa traboccare il vaso. La vivo come un’umiliazione assurda e dico basta. Avviso Iaconi e Fabio Corioni. Allerto i miei collaboratori perché provvedano all’allenamento del giorno dopo. Mando un messaggio a Zambelli, il capitano. E non mi muovo da casa, a Brescia. Non parlo per non disturbare l’ambiente. Hanno cercato di farmi passare per uno squilibrato, hanno messo di mezzo Chi l’ha visto?, hanno cercato di farmi cambiare idea ma non l’ho cambiata. È una questione di dignità".

Un'altra dichiarazione è che in Italia non c'è tempo, perché tutti vogliono tutto e subito. "Io ho sempre parlato del tempo come il mio primo alleato, non può essere il mio primo nemico perché nella costruzione di un progetto hai bisogno di tempo, hai bisogno di far capire, di insegnare. Ci vuole tempo, non fretta. Così nascono i grandi progetti, quelli che durano nel tempo, non la bruciante velocità di una fiammata, bella e breve". Oggi Marco Giampaolo compie 57 anni.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile