Mauro Semprini, la scalata a fari spenti del giallorosso che castigò la Roma
Il Pontedera si sta ritagliando un posto al sole nella zona playoff del Girone A del campionato di Serie C, confermandosi una volta di più come una piccola ma solida realtà della categoria. Nel successo esterno contro la Giana Erminio, battuta col risultato di 3-1 nel turno giocato la scorsa domenica, è arrivato il secondo acuto stagionale di un giovane attaccante, che si sta affacciando con ottimo profitto alla sua prima esperienza nel calcio professionistico.
Sesto uomo - La storia di Mauro Semprini è il paradigma dell’underdog, di chi non nasce unto col talento del predestinato ma che deve sudare e sgomitare per conquistarsi ogni centimetro della propria carriera. Ma sono proprio le carriere come quelle del classe ’98 romano che sanno riconciliare con la passione dura e pura per il calcio, motore inesauribile che sta permettendo all’attaccante del Pontedera di vivere il sogno di una carriera da professionista. Contro la Giana Erminio, Semprini ha messo a segno il secondo gol nelle nove gare disputate in questo avvio di stagione. Una rete non banale la sua, realizzata nel finale del match, una manciata di minuti dopo il suo ingresso in campo: fuga in profondità, sterzata secca per rendere vano il tentativo di recupero alla disperata del difensore e mancino senza possibilità di replica per il portiere avversario. Mauro, d’altronde, sa padroneggiare l’arte del farsi trovare pronto al momento del bisogno. Un “sesto uomo”, per rubare il termine al gergo cestistico, ruolo che il classe ‘98 ha imparato a sentire suo nei trascorsi con la Virtus Entella. Nella Primavera di mister Castorina l’occhio veniva rapito dalla classe cristallina di Zaniolo e dai colpi di Mota Carvalho, ma in più di una occasione è toccato proprio al ragazzo cresciuto ad Anzio il compito di dare la scossa decisiva per indirizzare le sorti di un match.
La forza dei sogni - Per trovare la summa del calcio secondo Semprini dobbiamo riavvolgere il nastro fino a una fresca serata di inizio aprile 2017. Al Comunale di Chiavari va in scena la finale di andata di Coppa Italia Primavera, tra la cenerentola Virtus Entella e la Roma, favorita d’obbligo. Gli ospiti sono avanti di un gol ma Mauro, sangue giallorosso e un’adolescenza da abbonato in Curva Sud, decide di regalarsi una notte da non dimenticare. Dentro nel finale, come piace a lui, appena in tempo per scaraventare in rete il gol del pari e mandare in delirio un popolo intero, sognando ad occhi aperti il ritorno nel “suo” Olimpico. Una favola che si sarebbe poi infranta contro gli scogli della realtà nel match giocato nella capitale, mantenendo però intatto quel gusto a metà tra l’epico e il naif che l’aveva accompagnata fino a un passo dalla gloria. E pensare che Semprini, romanista fino al midollo ma con un inizio di carriera nella Lazio, aveva già castigato la sua squadra del cuore con la maglia degli Allievi della Lupa Roma, mentre adesso ha trovato la sua terra promessa in Toscana, precisamente in provincia di Pisa. Le 7 reti segnate nello scorso campionato di Serie D col Ponsacco, arrivato a un passo dalla storica promozione in Serie C, gli hanno aperto le porte del professionismo. Mauro le sta spalancando a suon di gol e buone prestazioni, in questo avvio di stagione con il Pontedera. Una scalata a fari spenti, la sua, che rappresenta un potente insegnamento: mai sottovalutare la forza dei propri sogni.