Forza Bove. Napoli sempre in vetta, la Dea fa paura. Juve e Koop incognite
Prima di partire con le cose belle e brutte di questa 14esima giornata di campionato, vorrei cominciare con un pensiero per Bove. Vedere cadere improvvisamente a terra il ragazzo è stato terribile. La paura ha avvolto tutti, i tifosi allo stadio e chi stava davanti alla TV. Senza fiato.
Il pianto dei giocatori, l'agitazione nel chiamare i soccorsi ha fatto temere il peggio poi fortunatamente sono arrivate notizie positive che hanno portato via un'angoscia che ha tenuto tutti in sospeso per ore. Un pensiero particolare lo mando alla famiglia e a tutte le persone che amano Edoardo, perché loro hanno vissuto attimi di interminabile paura. Siamo stati tutti con voi in un forte e grande abbraccio. Ora Edo pensa a guarire. Forza ragazzo!!!
Due di Cuori
In questa giornata arriva un messaggio forte. Quale? L'Atalanta è da scudetto. La Dea batte la Roma con una prova da grande squadra, più concreta che bella. Ottava vittoria consecutiva con 25 gol fatti, una media di 3 reti a partita. Tre sono i gol subiti e 4 clean sheet, una striscia impressionante dove è emersa la forza totale di questo gruppo. Una rosa lunga e di qualità che adesso ha trovato anche i gol di Zaniolo. Inutile nascondersi, dopo l'Europa League, Gasp e i suoi ragazzi puntano dritti al titolo. L'Atalanta fa paura.
Il Napoli però non molla e avanza di misura battendo il Torino. La squadra di Conte coglie la quarta vittoria per 1-0, ma per favore non parlate di corto muso. Il Napoli ha domato e dominato il Toro. Tante sono state le occasioni create, ben 6 tiri in porta ma un super Milinkovic tra i pali si è opposto più volte, tanto da risultare il migliore in campo. Il Napoli vince, convince e rimane davanti. Squadra sempre più matura.
Questa è stata la giornata anche di Reijnders, l'olandese da tempo ha conquistato il cuore dei tifosi e anche contro l'Empoli ha spostato gli equilibri. Nella nebbia di San Siro, che andava e veniva, Reijnders ha illuminato indicando la strada al Milan. Bello da vedere, elegante nella corsa, preciso nei movimenti e letale nelle conclusioni. Che vuoi di più? In questo momento l'olandese è il migliore centrocampista del campionato. Giocatorone.
Due di Picche
Non posso non mettere la Juve nella sezione delle cose non belle di giornata. Comincio subito riconoscendo le numerose assenze in casa bianconera, ma questo non può giustificare il pareggio rimediato contro il Lecce. La Juve 2 o 3 poteva battere i salentini: nessun alibi. La squadra di Motta ha mostrato più bassi che alti. Il possesso palla si è visto, le occasioni no: troppo poco per ambire ad alti traguardi. Grande difficoltà nel costruire e i giocatori sembrano imbrigliati dentro un'idea di difficile realizzazione. Nel primo tempo solo un tiro di Conceicao da segnalare e Thuram che si divora un gol. Nella ripresa tre tiri in porta, la metà di quelli del Lecce. Troppo poco per parlare di gioco, prestazione molto rivedibile. L'andamento è troppo lento, 8 pareggi in campionato, meno sei dal Napoli e un gol nelle ultime tre partite stagionali. Questa Juventus non sembra la Juventus.
A questa situazione si deve aggiungere anche Koopmaniers che ha vagato per il campo senza mai trovare la giusta posizione. Lui e la Juve sono un'incognita.
Un punto interrogativo è sicuramente Dovbik. L'attaccante della Roma contro l'Atalanta si divora un gol che poteva cambiare la storia della partita. Mancanza di incisività totale. Un attaccante con la faccia troppo buona che non spaventa e pensare che De Rossi aveva pronosticato per lui una grande stagione ricca di gol. Oggi il dubbio è grande e ricade anche sulle capacità di costruzione della rosa dell'ex tecnico.
Jolly
Il jolly di questa settimana è sicuramente Roberto Piccolo che regala al Cagliari una vittoria determinante. Contro il Verona Piccolo realizza il gol partita. Il giocatore segna la quarta rete in campionato, gol che hanno portato 6 punti alla squadra. Reti che contano.