"Vado via così vi scuotete". Dalle parole ai fatti: Lazio da Sarri all'ex vice Martusciello

Risolta nelle scorse ore una volta per tutte, almeno per adesso, l'incertezza intorno alla panchina della Lazio. Alla fine la società di Lotito ha accettato e reso note le dimissioni dell'ormai ex tecnico Maurizio Sarri, arrivate a seguito di quattro sconfitte consecutive e con il rapporto con lo spogliatoio e con l'ambiente (almeno con una parte di essi) che sembrava essere arrivato ad un punto di non ritorno, nonostante pochi giorni fa il club capitolino avesse ribadito per vie ufficiali la propria fiducia in Sarri. Non è bastato.

Ecco la nota con cui la Lazio ha allo stesso tempo annunciato anche il successore di Sarri, che è un "suo uomo", quel Giovanni Martusciello che fino a poche ora fa ne era il vice: "La S.S. Lazio rende noto che Maurizio Sarri ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore responsabile della prima squadra. La Società ringrazia il tecnico per i traguardi raggiunti e per il lavoro svolto, augurandogli le migliori fortune umane e professionali. Contestualmente, il Club comunica di aver deciso di affidare la guida tecnica a Giovanni Martusciello".

"Ho visto che non mi seguite più, qualcuno è troppo diverso dalla scorsa stagione. Vado via io, sennò dovrei far cacciare qualcuno di voi. Mi metto da parte, così date una scossa. Stop", sarebbero state le parole dello stesso Maurizio Sarri in un confronto con i senatori della squadra nella giornata di ieri. Un pensiero forte e preciso, che fa capire bene quanto l'oramai ex tecnico biancoceleste considerasse concluso il suo ciclo a Formello. A cementificare la sensazione, anche le risposte date lui da alcuni senatori per via diretta (Romagnoli, ad esempio, si sarebbe opposto al ritiro con durezza) o indiretta (i 'Mi Piace' sui lanci social della notizia di Luis Alberto o del grande ex Milinkovic-Savic).