Quattro sconfitte posson bastare: il Toro interrompe il digiuno, ma il Como non lo meritava
Quattro sconfitte posson bastare. Il Torino di mister Vanoli questa sera è finalmente riuscito a riassaporare il sapore del successo, un gusto che mancava dal lontano 20 settembre in occasione del 3-2 rifilato in trasferta al Verona. Da lì in poi, solo ko: 1-2 con l'Empoli in Coppa Italia e poi 2-3 con la Lazio, 3-2 con l'Inter a San Siro e 3-2 col Cagliari in Sardegna. Fino al guizzo del 19enne Njie, che dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo ha scartato il regalo di Braunoder e segnato il gol partita (il suo primo tra i professionisti). Peccato per Fabregas e i suoi, puniti oltremodo dopo un'altra prestazione gagliarda e costretti ad arrendersi solamente dinanzi alle paratone di un superlativo Milinkovic-Savic nel finale.
L'analisi di mister Paolo Vanoli in conferenza stampa
"Era la prestazione che cercavo: caratteriale e da Toro, è una vittoria da Toro. Avevamo espresso grandi prestazioni con risultati altalenanti, ma mi mancava vedere questa caratteristica. Deve essere una lezione, quando devi vincere a tutti i costi ti viene anche il tremore... Mi ha dato fastidio, l'ho anche detto prima della gara che volevo questa prestazione".
L'analisi di mister Cesc Fabregas in conferenza stampa
"Siamo una famiglia più che mai. Il calcio è così, ora è importante dimostrare che siamo una famiglia che sta crescendo. Questo è il messaggio da imparare: il calcio non è giusto, meritavamo tanto di più. Solo la Juve è stata più forte di noi, nelle altre avremmo meritato molto di più. Era una partita da vincere, ho visto il Toro quest'anno e c'era la sensazione che avessero grande rispetto per noi. Conosco tutti i giocatori granata, ma oggi mi ha colpito come il mio Como ha giocato. Mi dispiace per questi ragazzi perché fanno tanto, ma come allenatore non posso che ringraziarli per la prestazione: la gente è orgogliosa di noi, non abbassiamo la testa".