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La solita difesa granitica, ma ora convince anche l'attacco: il Napoli batte il Verona e vola

La solita difesa granitica, ma ora convince anche l'attacco: il Napoli batte il Verona e volaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:53I fatti del giorno
di Pierpaolo Matrone

Il Napoli supera l'Hellas Verona con un netto 2-0 e risponde al successo dell’Inter, allungando a +4 il vantaggio sulla seconda in classifica. Gli uomini di Antonio Conte dominano la gara, creando numerose occasioni e mostrando ancora una volta una superiorità evidente sul piano del gioco. A decidere il match un autogol di Montipò, scaturito da una conclusione di Di Lorenzo che si era infranta sul palo, e la rete di Anguissa, che ha chiuso i conti nella ripresa. Con questo successo, gli azzurri salgono a quota 47 punti, consolidando il loro primato in Serie A, mentre il Verona resta fermo a 19, di un punto fuori dalla zona retrocessione.

Tra i migliori in campo per gli azzurri, oltre ad Anguissa e Di Lorenzo, c'è il tanto atteso Neres, bravo a non far rimpiangere Kvaratskhelia. In casa Hellas Tengstedt bene, male invece Faraoni. Il Napoli gioca anche bene in questa partita, aggiungendo diverse soluzioni offensive a ciò per cui s'era già contraddistinta: una fase difensiva perfetta. Con gli scaligeri arriva il dodicesimo clean sheet in 20 giornate di campionato: non accadeva da ben 43 anni.

Questo il commento dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti
: "Non era facile affrontare una grande squadra come il Napoli. Prova positiva, in altri tempi avremmo portato a casa le ossa rotte. Non siamo felici, ma mettiamo da parte la sconfitte e ci prepariamo per le prossime gare".

Nel post-partita Antonio Conte, invece, si sofferma anche sul caso-Kvaratskhelia: "Mi preme sottolineare una cosa, perché a me sembra di parlare in italiano. Fossi in Inghilterra avrei qualche dubbio che magari con l'inglese qualcuno non mi capisce. Io ho parlato di delusione, non nei confronti del giocatore o del club. Delusione mia perché non sono riuscito a incidere in questi sei mesi affinché qualcosa cambiasse. Non è che Kvara mi ha deluso o il club mi ha deluso. Io non addosso responsabilità agli altri, me le prendo sempre io. Pensavo di poter incidere in maniera diversa in questi sei mesi, invece mi sono accorto che eravamo punto e a capo.

Ho visto oggi dei titoli 'Conte deluso di Kvara', io non sono deluso di Kvara. Sono deluso della situazione perché non sono riuscito a incidere. Un allenatore di un certo livello aiuta anche il club a prendere delle decisioni, consiglia alcuni calciatori da prendere. E quando mi rendo conto di non essere incisivo, come in questo caso in cui siamo tornati a punto e a capo, è quella la mia delusione. Senza nulla togliere a Khvicha, che è un bravissimo ragazzo. Poi ognuno deve decidere il proprio destino e il club deve prendere le sue decisioni. Magari sono stato anche un po' presuntuoso perché pensavo di incidere in maniera più importante, invece non ce l'ho fatta.

E' un peccato perché stiamo parlando di un giocatore forte, importante. Ma bisogna anche capire la realtà dei fatti. Detto questo, oggi Khvicha è un giocatore del Napoli, non lo dimentichiamo perché ci sono dei passaggi da fare nell'eventualità qualcuno volesse comprare Khvicha, non c'è nulla di scontato. Vedremo cosa accadrà".

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