La domenica di Raspadori vale il Napoli capolista a Capodanno, ma il Venezia fa bella figura
Le vittorie più significative nascono spesso dalla sofferenza. E questo Napoli di carattere ha dimostrato di saper lottare per l’alta classifica anche nei momenti più difficili. Contro un ostico Venezia, è stato Giacomo Raspadori a sbloccare il match e a regalare i tre punti agli azzurri, consentendo l’aggancio all’Atalanta in vetta al campionato. Un lampo decisivo, arrivato quando la difesa veneta sembrava impenetrabile, con uno Stankovic in serata di grazia, capace persino di neutralizzare un rigore di Lukaku nel primo tempo. L’1-0 finale è un risultato che pesa come l’oro, ricco di significati e forse anche di un nuovo slancio per l’avventura napoletana di Raspadori, spesso al centro delle voci di mercato. Jack esulta, liberandosi da una tensione palpabile, e al termine della partita si lascia andare, crollando a terra in lacrime. E' il migliore in campo dei suoi, mentre il migliore del Venezia non può che essere Stankovic.
Questa l'analisi di Antonio Conte: "Per quello che riguarda la gara, sembrava stregata. Quando hai il 70% di possesso, sbagi un rigore e prendi un palo era la classifica partita da beffa. Ci stanno questo tipo di partite, non c'entra niente la gara col Lecce, oggi abbiamo creato molto di più. Siamo stati anche bravi perché non si aspettavamo Oristanio con Yeboah, siamo stati bravi a non lasciare l'uno contro uno. Bene anche la tenuta nervosa, non dobbiamo mai perdere l'equilibrio. Sono molto contento di Jack, cercavo più gol anche dalla panchina. Stiamo lavorando con lui a centrocampo, ha qualità diverse rispetto ai centrocampisti che abbiamo ma ha le qualità che ci possono portare gol. Singolarmente in questa squadra non ci sono tanti giocatori da gol, dobbiamo aumentare l'aspetto di segnare. Oggi è il caso lampante, tiri 25 volte e poi alla fine devi aspettare la fine per vincere anche per non avere attacchi cardiaci. Abbiamo messo a dura prova le nostre coronarie durante le feste pensando anche a Genova"
Questa l'analisi di Eusebio Di Francesco: "Quando si perde sicuramente si può fare qualcosa di meglio. Avevamo un piano A e B e togliere la loro fonte di gioco sulle fasce. Poi ci siamo messi nel piano col 3-5-2. Nei primi 20' del secondo tempo abbiamo attaccato meglio, peccato per quel gol preso. Delle piccole disattenzioni quando lasci palle del genere in area, giocatori come Raspadori ti puniscono. Stankovic decisivo? I portiere servono per fare le parate, sta crescendo partita dopo partita. E' tra i giovani con qualità da mettere dentro, spero non perda l'umiltà. Sono sicuro che avrà un futuro roseo".