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Il monte ingaggi, il futuro di Vlahovic e il rimpianto Calafiori: tutta la verità di Giuntoli

Il monte ingaggi, il futuro di Vlahovic e il rimpianto Calafiori: tutta la verità di GiuntoliTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:42I fatti del giorno
di Daniel Uccellieri

Abbassare il monte ingaggi e l'età media della rosa, il piano B se non fosse arrivato Thiago Motta, il momento di Vlahovic e il rimpianto Calafiori. Questo e molto altro è emerso nella lunga intervista che il Direttore Sportivo della Juventus, Cristiano Giuntoli, ha concesso al Corriere della Sera. " "Dovevamo abbassare monte ingaggi ed età media della rosa". Un percorso graduale, che però dovrà fare i conti con l'obiettivo storico della Juve: vincere.

A tal proposito, Giuntoli ha anche parlato delle squadre candidate a vincere lo scudetto: "È presto per dirlo, Inter e Napoli sono le favorite". Due i fattori, individuati dal dirigente toscano: la squadra più lunga ce l'ha l'Inter di Simone Inzaghi, mentre in casa Napoli è da premiare il connubio tra un mercato ambizioso e l'arrivo di Antonio Conte in panchina. E la Juve? "Abbiamo cambiato tanto, non sappiamo ancora cosa possiamo fare - dribbla Giuntoli - siamo alla scoperta di noi stessi e c'è la curiosità di capire".

Giuntoli parla anche del lungo corteggiamento per Thiago Motta
"È evidente che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui". E in caso di rifiuto? La Juventus non si sarebbe certo fatta trovare impreparata. Anche se, di fatto, si è capito ben presto che il successore di Allegri sarebbe stato Motta e non sono mai circolati nomi alternativi, i bianconeri avevano pronta un'alternativa, un piano B. Che Giuntoli non rivela del tutto, ma attraverso alcuni indizi: "Non faccio il nome ma è un tecnico straniero che allenava e allena ancora in Europa".

Il dirigente bianconero parla anche del momento di Dusan Vlahovic
"Un calciatore come lui non potrà mai essere un problema, il rinnovo è un obiettivo e lo faremo. Un giocatore che vale tanto e guadagna tanto per noi è un patrimonio".

Infine il rimpianto per Calafiori, a lungo obiettivo della Juventus ma passato all'Arsenal in estate
"Bisogna interrogarsi sul fatto di non aver avuto la forza di tenere in Italia uno come lui. Le big hanno preso tutte un difensore, ma non lui".

In Inghilterra, insieme a Calafiori, ma sponda Liverpool, è finito anche Federico Chiesa. Affare da ultimi giorni del mercato, dopo un'estate passata ai margini del progetto tecnico di Thiago Motta e dello stesso Giuntoli. Che racconta al quotidiano come ha gestito una vicenda delicata: "Siamo sempre stati onesti, con lui e con il suo entourage. Abbiamo cercato la soluzione migliore per Federico: è molto forte e gli auguro il meglio".

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