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Missione impossibile? Non bisogna pensarlo. Il mantra di Sarri per Lazio-Bayern Monaco

Missione impossibile? Non bisogna pensarlo. Il mantra di Sarri per Lazio-Bayern MonacoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 14 febbraio 2024, 00:56I fatti del giorno
di Tommaso Bonan

Missione impossibile? Assolutamente no. O, quantomeno, la Lazio non deve pensarlo. E' il mantra di Maurizio Sarri, che stasera all'Olimpico affronta il Bayern Monaco nell'andata degli ottavi di Champions. Una sfida ricca di significato, al di là del prestigio e della posta in palio, tra due squadre che fanno del gioco la loro arma migliore. A testimoniarlo, anche le rispettive conferenze stampa, con protagonisti lo stesso Sarri, Immobile, Tuchel e Neuer, che TMW vi ripropone da live della vigilia.

LE PAROLE DI MAURIZIO SARRI
“Se partiamo dal presupposto che sarà impossibile, partiamo già sconfitti. Non dobbiamo ragionare così, ma avere entusiasmo e fiducia: è una partita bella da vincere. Ci proviamo a tutti i costi, con una bella faccia tosta. Quando c’è da soffrire, bisogna farlo tutti insieme. Domani ci saranno momenti difficili, dobbiamo superarli. È inevitabile quando affronti squadre come il Bayern. Dobbiamo fare il contrario di quello che abbiamo fatto con l’Inter in Supercoppa”.

Come procede l’operazione leggerezza?
“Nei lavori ci sono sempre aspetti pesanti. Non dobbiamo scordarci che facciamo un gioco e ci dobbiamo divertire. Non significa essere superficiali però, altrimenti non ti diverti. Se si spegne il bambino che ha cominciato a giocare a calcio, l’adulto si diverte meno e rende meno. Non dobbiamo dimenticarci che siamo privilegiati, probabilmente avremmo giocato a calcio anche gratis”.

A centrocampo in Champions non ha mai rinunciato alla fisicità di Vecino.
“Vecino non è stato bene oggi, non dovrebbe essere nulla di preoccupante ma vediamo domani mattina”.

Che Bayern si aspetta domani?
“Mi aspetto una squadra forte. Queste squadre possono sbagliare qualche partita in campionato, ma in Champions non sbagliano. Anni fa dovevo preparare una partita con il Real e mi sono messo a vedere le partite di campionato e ho avuto una sensazione. In campo, però, ne ho avuta un’altra, era molto più forte”.

Luis Alberto può giocare più vicino a Ciro?
“È il nostro centrocampista più offensivo, ma il trequartista che voglio io non lo può fare. Mi piace che il trequartista attacchi gli spazi, lui è più bravo a gestire la palla”.

A che punto è il progetto Sarri nella Lazio?
“Quello che serve alla società ci penserà il presidente, gli ho detto ciò che penso. Si parla tutti, si parla di tane possibili variante, poi vai a vedere i singoli campionati e vincono sempre le società con il maggior fatturato. Poi ci sono dei casi straordinari. Gli investimenti sono determinanti”.

Come stanno gli infortunati?
“Patric stamattina era in gruppo, ha ancora qualche difficoltà nello scontro fisico. Zaccagni è ancora fuori, ieri con le scarpe senza tacchetti riusciva ad allenarsi bene, ma con gli scarpini ancora no. Rovella ha un inizio di pubalgia che si è acutizzato ed è in difficoltà”.

LE PAROLE DI CIRO IMMOBILE
"Quando si ha la passione di fare qualcosa e si crede ancora nel lavoro della squadra e la sua voglia di rimettersi in gioco... è quella la qualità maggiore che m'ha spinto a non mollare nonostante le difficoltà. Al di là della prima parte di stagione, non possiamo avere grande rammarico. Abbiamo raggiunto un risultato importante, giocheremo contro una delle squadre più forti che ci sono in giro, una sfida che vedrà tutto il mondo, questo deve essere motivo di soddisfazione e ci deve spingere a dare qualcosa in più ai tifosi".

Come sta il gruppo? Come si approccia a questa partita?
“Stiamo bene, abbiamo entusiasmo. Dobbiamo essere attenti a ogni minimo dettaglio per mettere in difficoltà loro. Sarà una partita dura per noi, ma non abbiamo ansia. La vittoria di Cagliari ha aiutato, abbiamo ripreso luce dopo brutti momenti. La partita di 3 anni fa con il Bayern è l’aspetto più importante: l’abbiamo giocata male, quindi possiamo imparare dagli errori per dimostrare di essere cresciuti”.

Domani sfidi Harry Kane.
“È sempre stato stimolante affrontare calciatori così. Potermi mettere a confronto con determinati nomi nel corso della mia carriera significa tanto per me. Capisco il livello che ho raggiunto e che alla fine le statistiche sono quelle che contato per un attaccante. Quando giochi ancora, per come sono fatto io, nemmeno le pensi, ma a mente fredda capisci che stai facendo cose straordinarie. Non conta però domani la sfida con Kane, ma quella tra Lazio e Bayern”.

Gli stimoli della Champions possono aiutare in futuro?
“Per un calciatore è fondamentale poter pensare sempre che in futuro puoi sempre migliorare. Purtroppo l’ho giocata poche volte la Champions, mi sarebbe piaciuto giocarla di più. Ma purtroppo ci sono pochi posti”.

Il Leverkusen ha battuto il Bayern con dei gol alla Immobile..
“Sto lavorando per questo. Sono in una condizione fisica e mentale buona, ma ho vissuto brutti momenti, mi sono trascinato cose negative dall’anno scorso. La settimana in cui ero squalificato mi è servita tanto per allenarmi. Mi era capitato di vedere Augburg-Bayern Monaco 3 anni fa, pensavo potessimo farcela, poi dopo in campo ho visto un’altra squadra. Il Bayern, come altri top club, si trasformano con la musichetta della Champions”.

Stai sentendo Spalletti? Pensi all’Europeo?
“Non lo sento dalla penultima convocazione. È un obiettivo, ma sto ragionando passo dopo passo. Mi piace fare le cose con serietà, fatte bene. Se fai un bel campionato, raggiungi la Champions. Se fai buone cose con il club, raggiungi la Nazionale. Spero di arrivare a fine anno in forma per dare un contributo”.

State lavorando dal punto dal punto di vista offensivo?
“Sì, la scorsa settimana abbiamo visto molte cose che ci mancavano. È una questione di mettersi bene in campo e gestire i momenti della partita. Molti gol arrivano dalle palle recuperate. Stiamo aspettando Zaccagni, che è molto importante per noi. Stiamo aiutando Isaksen, che arrivava da un altro modo di giocare. Lo stesso Pedro, che dovrebbe essere un suo rivale nel ruolo, lo aiuta tanto. Per questo mi fido dei miei compagni”.

LE PAROLE DI THOMAS TUCHEL
"Più del modulo, sarà sempre più importante con quanta grinta giochiamo. Noi sicuramente sabato scorso avevamo un atteggiamento piuttosto aggressivo che non ci ha portato ad attaccare. Abbiamo fatto delle riflessioni e sappiamo cosa faremo domani. Abbiamo fatto l'allenamento finale e domani avremo l'ultima riunione in cui decideremo”.

Come commenta lo sfogo di Muller?
"Non l'ho sentito. Mi hanno informato di qualche passaggio dell'intervista. Penso che abbia pienamente ragione, è un momento che percepiamo. È giusto che siano giocatori come Muller a dare avvio al cambiamento. Contro il Leverkusen non siamo riusciti a mettere in campo il giusto atteggiamento. L’impressione è che la domenica giochiamo con una zavorra sulle spalle, ma questo non ci succede in allenamento. Domani ci sveglieremo in una città bellissima come Roma e anche quando il Bayern perde deve sempre splendere il sole".

Giocherà Muller domani?
"Non ve lo dirò”.

Punti forti e punti deboli della Lazio?
"La Lazio è una squadra disciplinata e omogenea. So quanto sono preparate le squadre di Sarri. Riesce a avere un grande pressing e un'ottima difesa, sono molto stretti e sono coordinati. È difficile batterli. Sarà una partita emotivamente molto carica con tutti i tifosi”.

Si aspetta una reazione domani dopo il 3-0 di Leverkusen?
“Dopo le sconfitte abbiamo sempre fatto vedere la nostra reazione e un atteggiamento critico verso noi stessi, anche nelle analisi delle partite. Da tanto tempo giochiamo ad alti livelli. Sono convinto che alzeremo la testa.. Sabato non ci è bastata l'aggressività e la difesa. Sarà più difficile domani, ma sarà comunque un buon momento per affrontare un nuovo avversario in un'altra competizione. Domani sarà 50% e 50% con la Lazio”.

Come sta De Ligt?
"Ha avuto qualche problema a livello dorsale, è stato trattato prima della partita contro il Leverkusen e poi ho deciso di non farlo giocare perché non sarebbe riuscito a finire la gara. Io ero sicuro di giocare con la difesa a tre e mi serviva un cambio. Non volevo rischiarlo. Abbiamo bisogno di lui e lo inseriremo domani, perché la Champions è una competizione importante".

Qual è la situazione di Zaragoza?
"Zaragoza è arrivato da noi e si è subito ammalato. Ieri ha fatto il suo primo allenamento, è difficile dire quando si inserirà. Fa parte dei convocati, vedremo cosa succederà".

Lo Stadio Olimpico domani sarà pieno. Può essere è un problema? C’è il rischio che sottovalutiate la Lazio?
"Non credo, nessuno sottovaluterà la partita. Anche e soprattutto dopo Leverkusen: abbiamo bisogno di una reazione. Mi attendo una Lazio fortissima, ho visto come hanno giocato nel derby contro la Roma. Sarà un contesto importante a livello emotivo, ma noi dobbiamo continuare a fare il nostro gioco. Dobbiamo rifarci dopo la sconfitta di sabato, qualsiasi partita sarà, facile o difficile. Pressione nel dover vincere sempre? Non è un peso, ma un privilegio”.

A Mathys Tel cosa manca?
"Può giocare, sì, ma ha perso il suo momento, non aveva più la foga per attaccare la porta. Forse aveva poca fiducia in lui stesso, ma in precedenza è stato determinante. Per lui è un processo di crescita normale, bisogna ricordare anche che è giovanissimo, è fisiologico avere alti e bassi”.

Gli infortunati?
"Davies ha ritrovato il suo posto, si sta continuando ad allenare da solo. Lo stesso vale per Laimer. Ma Davies potrebbe avere più tempo per recuperare e per questo non è qui a Roma. Io credo di riuscire a inserire di nuovo piano piano tutti gli infortunati. Sono tutti importanti. Ancora non so dirvi chi giocherà domani, cerco di proteggere i miei giocatori. Coman è ancora difficoltà, nonostante sia andata bene l'operazione. Ha ancora un tutore che non gli permette di camminare".

Cosa è successo a Kane contro il Leverkusen?
"Ha avuto pochi palloni, rare volte è capitato. Abbiamo giocato troppo in diagonale, speriamo di coinvolgere più possibile Kane".

LE PAROLE DI MANUEL NEUER
Sono ottimista. Il mio ginocchio sta bene, ho avuto qualche problema ma mi sono lo stesso allenato”.

Cosa vi siete detti dopo la sconfitta di Leverkusen?
“La sconfitta non l'abbiamo digerita. Per settimane abbiamo aspettato questa partita, una disfatta del genere ci ha lasciati molto delusi. Ne abbiamo parlato, anche con il nostro allenatore. Vogliamo riprenderci e assolutamente raggiungere i quarti di finale”.

Manca tranquillità e leggerezza? 
"Forse sì. Abbiamo iniziato subito male, ma un primo errore non ci può mandare completamente fuori pista. Chiaro che è importante comunicare, sostenerci a vicenda. Dobbiamo imparare dai nostri errori e riuscire a tramutare una partita così negativa in un tentativo di miglioramento. Ognuno di noi è affamato di dare il meglio. Probabilmente una disfatta del genere ci può motivare già domani con la Lazio”.

La Lazio è una squadra più difensiva del Leverkusen? Più scarsa?
"Sicuramente è una squadra italiana e tutte sanno difendere molto bene, il centrocampo presente e compatto, lo saranno anche in fase di attacco, cercheranno di farci giocare esternamente evitando di farci penetrare per vie centrali. In ogni caso il nome della squadra potrebbe essere sinonimo di una squadra più facile da affrontare, ma il Bayern in passato ha avuto problemi anche contro squadre più "facili". L'impegno sarà uguale a quello messo per altre squadre. Non direi mai che la Lazio è una squadra minore, non sottovalutiamo nessuno dei nostri avversari. Il Leverkusen ci ha insegnato che dobbiamo concentrarsi solo su noi stessi".

Cosa è successo con Kane contro il Leverkusen? 
"Non abbiamo giocato come volevamo, compreso Kane. Dobbiamo servirlo meglio”.

È difficile andare avanti ora?
"Dopo sconfitte così è importante tornare in campo il prima possibile. Dobbiamo ricordarci di tutti gli impegni avuti in Champions in passato. Ciò che ci distingue da altri sportivi dilettanti è il fatto di saperci rialzare da queste sconfitte e dagli infortuni. Puntiamo a vincere la Champions"

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