Fagioli ha scommesso più di un milione in pochi mesi. Il padre: "Gli agenti dovrebbero seguirli"

Nicolò Fagioli avrebbe scommesso più di un milione di euro in pochi mesi. Il centrocampista della Juventus aveva grossi debiti e avrebbe coinvolto anche Tonali e Zaniolo. Condividendo con loro contatti di persone che avrebbero garantito giocate su server sicuri. Ora per Fagioli si apre la strada della squalifica, inevitabile vista l'ammissione di colpevolezza, e il giocatore con ogni probabilità sceglierà di patteggiare per avere uno sconto sulla pena.

Intervistato da Repubblica, Marco Fagioli - padre del calciatore - ha parlato di quello che è capitato al figlio. "Non dico niente su quello che avrebbe fatto mio figlio. Non è il momento. Molto di quello che leggo su di lui non è vero, ma se provassi a spiegarlo adesso non mi ascolterebbe nessuno. Non lo vedo da domenica. Col senno di poi, posso dire che forse qualcosa lo turbava, ma non immaginavo niente del genere".

Poi l'attacco. "Come mia moglie, lavoro tutto il giorno. Ovviamente siamo vicini a nostro figlio, come lo siamo sempre stati. Ma non possiamo fare miracoli. I club per tante ragioni non possono stare dietro ai calciatori in tutti gli aspetti della loro vita, né possiamo farlo noi genitori, una volta che i nostri figli diventano adulti e professionisti. Sarebbe utile che fossero i procuratori a mettere in guardia i giovani rispetto ai rischi a cui vanno incontro. Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe prezioso. Dovrebbero aiutarli a capire quali impegni si assumono nel momento in cui firmano un contratto. Così giustificherebbero quel che guadagnano".