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TMW

Patania (Corriere dello Sport): "Donnarumma sarebbe l'unico titolare nella Spagna"

Patania (Corriere dello Sport): "Donnarumma sarebbe l'unico titolare nella Spagna"
giovedì 27 giugno 2024, 09:30Euro 2024
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Iserlohn, Germania
Dalle 8.00 alle 12.30, una ogni 30 minuti: dieci prime firme al seguito della Nazionale di Spalletti analizzano per TMW il girone degli Azzurri

Fabrizio Patania (Corriere dello Sport), come giudichi il cammino della Nazionale nel girone?
"Se conta il risultato dobbiamo dire che è andato bene. Come gioco un po' meno, l'Italia mi ha convinto contro l'Albania, non con la Spagna e non completamente contro la Croazia. Poi alla fine abbiamo pareggiato meritatamente al 98esimo: a Lipsia s'è vista una discreta Italia nel primo tempo e peggiore nel secondo. Ci sono ancora troppe pause, troppi vuoti. Eravamo in un girone difficile però, questo è giusto sottolinearlo".

Da chi ti aspettavi di più e chi invece ti ha convinto?
"Sicuramente Donnarumma. Lui è l'unico che potrebbe essere titolare nella Spagna che ci ha battuto a Gelsenkirchen. Forse Barella, ma credo che se la giocherebbe con Rodri, Fabian Ruiz e Pedri. Il livello degli altri è sotto i calciatori della Spagna e dell'Inghilterra, anche se la squadra di Southgate non sta giocando bene. Donnarumma è il giocatore che alza il livello dell'Italia, poi tra gli altri mi hanno convinto in pochi: Calafiori è entrato molto bene, bravo Bastoni che sta funzionando in coppia col difensore del Bologna. Ma gli altri sono tutti sottolivello: Dimarco che ha fatto una grandissima stagione con l'Inter ho la sensazione sia arrivato a giugno un po' in difficoltà fisica".

Qual è il tuo giudizio sull'operato di Luciano Spalletti?
Alla fine secondo me è sufficiente. Valuto il risultato e soprattutto credo si debba prendere in considerazione il valore degli avversari: nel nostro girone c'erano Spagna e Croazia. Con l'Albania c'è stata una grande capacità di reazione, non era facile partire dall'1-0 per loro e rimettere in piedi la partita per poi giocare anche bene. Ora è il momento che lui trovi una strada: è arrivato a Coverciano allargando la rosa dei convocati e dei ruoli perché non aveva ancora chiara la strada o il modulo. E' vero che i principi di gioco come spiegano gli allenatori a Coverciano sono più importanti, ma poi una squadra deve crescere e trovare in campo dei punti di riferimento certi. Siamo ancora alla ricerca della quadratura e siamo arrivati a questo Europeo senza avere un'idea chiara di quella che sarebbe stata l'Italia: questo lo stiamo un po' pagando sottoforma di nervosismo, di incertezze, di dibattito che alimentiamo anche noi raccontando l'Italia. Credo che i tempi corti della Nazionale rispetto a quelli dei club, una tournée negli USA per ragioni commerciali e non sportive, gli infortuni di Zaniolo, Berardi e soprattutto Acerbi, oltre che la mancanza di grandi stelle, abbiano prodotto questa situazione".

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