Olanda, l'umiltà di Weghorst: "Io mai stato un grande talento, ma non mi sono arreso"
L'Olanda torna a giocarsi una semifinale di un Europeo 20 anni dopo dall'ultima volta. Al termine del match, l'attaccante Wout Weghorst ha raccontato il suo percorso, che non è mai stato quello di un predestinato, ma che ora finalmente trova il suo compimento. Ecco le sue parole, riportate da Marca: "Non sono mai stato un grande talento, forse è per questo che gli scout non mi hanno mai invitato a provare per qualche grande club quando ero ragazzo, ma non mi sono mai arreso".
Ora invece arrivano le soddisfazioni, con il centravanti che è diventato il salvatore degli Orange: in Qatar al Mondiale ha segnato al suo primo tiro in porta e in Germania si sta rivelando come una delle sorprese del torneo pur subentrando spesso dalla panchina (1 gol, 1 assist e tante belle giocate). Contro la Polonia ha realizzato poi il gol più veloce di sempre per un olandese subentrato in un Europeo: due minuti e 18 secondi dopo aver rilevato Depay. "Mi piacerebbe essere titolare. Logicamente mi aspetto di più, ma sono contento del ruolo che ho" - spiega lui con la massima professionalità e senza il minimo accenno di polemica contro le decisioni del commissario tecnico Ronald Koeman.