La favola di Haaland e Bellingham colpi sfumati per la Juventus. Quando in Italia non trova spazio neanche Pafundi all'Udinese, dove Casadei è stato costretto a emigrare in Inghilterra

In Italia la storia di Lamine Yamal, nato nel 2007, e già titolare al Barcellona e con la Nazionale spagnola, non sarebbe mai potuta esistere. Non ci nascondiamo: siamo in tutto e per tutto un paese per vecchi, le favole di questi ragazzi che esplodono sono perle rare e che non hanno mai lasciato alcuno strascico o insegnamento. Progettiamo per necessità, non per virtù, sicché chi si stupisce se la Juventus ai tempi non ha definito l'arrivo di Erling Braut Haaland quando era al Molde o del sedicenne Jude Bellingham dal Birmingham finge di non conoscere la realtà.

La storia di Pafundi, l'addio di Casadei
Siamo il paese del tutto e subito, dell'instant team, di Arnautovic a dieci milioni, di Ibrahimovic vice Giroud, dell'eterno Totti e dell'eterno Buffon. E mica solo nelle grandi, sennò è facile additare le big che lasciano per strada i ragazzi di talento, che preferiscono il giocatori fatto e finito, delle medie età vertiginosamente alte. Prendete l'Udinese: perché Andrea Sottil non ha schierato il giovane Simone Pafundi con continuità? E' sì reduce da uno stop per pubalgia, ma da quando è tornato disponibile ha giocato solo sette minuti e anche lo scorso anno lo ha vissuto solo da spettatore. 'Vietato bruciarli', il mantra che si respira sempre attorno a questi ragazzi, intanto il tempo passa, intanto la carta d'identità si consuma, intanto altrove sbocciano gli Yamal che ha pure un anno in meno del talentino azzurro. Prendete Cesare Casadei: con le Under azzurre ha dimostrato di essere un giocatore pronto subito per alti livelli, con Leicester la conferma. Eppure l'Inter lo ha lasciato sfuggire, salvo poi continuare la ricerca milionaria di un interprete nel ruolo anche in questa stagione. Qualcuna di A ha bussato alla porta nerazzurra per Casadei? No, lo ha fatto a suon di milioni il Chelsea.

Che avrebbero fatto quegli Haaland e Bellingham alla Juventus?
E poi siamo sinceri, altrimenti il resto è una favola. Cosa avrebbero potuto fare questi due campioni mondiali come Erling Braut Haaland e Jude Bellingham in quella Juventus? Avrebbero giocato? No. Fabio Paratici spiegò e svelò già in passato: "è vero che Bellingham è rimasto una settimana alla Continassa, prima di scegliere la Germania". E su Haaland. "Poteva venire da noi alla Juventus ai tempi del Molde ma lui ha scelto il Salisburgo e poi il Borussia Dortmund, dove avrebbe avuto da subito più spazio". Sarebbero stati due giocatori inizialmente in seconda squadra, nell'allora Under 23. Troppo per la Serie C, senza dubbio, ma che per la Serie A italiana non sono due realtà sulle quali le nostre squadre puntano. Punto. Non lo fa l'Inter, non lo fa il Milan, non lo fa la Juventus, non lo fa nessuno, neanche l'Udinese con Pafundi. E' la realtà dei fatti, il resto è una favola creata per puntare il dito contro questa o l'altra squadra.