Juve, Icardi si complica. Pochettino non lo molla. Aubameyang nel mirino. Ecco perché Dybala non firma. Il Milan punta Renato Sanches. Piace Svanberg. Vlahovic non si muove a gennaio
Sembrava in discesa la strada destinata a portare Mauro Icardi alla Juventus in prestito per sei mesi con diritto di riscatto, quando d’improvviso le cose si sono complicate.
Il primo a sollevare dubbi sull’operazione è stato Pochettino, l’allenatore dei francesi, che ha ricordato pubblicamente alla società che per lui l’argentino è incedibile.
Pochettino ha spiegato che non ha in rosa un altro elemento con le stesse caratteristiche, Icardi è l’unico uomo d’area in una squadra piena di campioni ma tutti con altre caratteristiche. Fra l’altro il lungo infortunio di Neymar ha già tolto una freccia importante dalle mani dell’allenatore che ha intenzione di tenersi stretti tutti i giocatori a disposizione. Guarda caso, appena dopo queste parole, Icardi ha segnato un gol importante contro il Lorient, rete che ha dato il pareggio a tempo scaduto in una partita molto sofferta. Con questo è il quarto centro stagionale, pochi gol ma sufficienti per Pochettino per dire alla società che è meglio non privarsene a gennaio.
Fra l’altro dopo l’ok dato da Icardi e da Wanda Nara alle prime proposte della Juventus, c’era stata anche una frenata dello stesso attaccante. Qualche dubbio era sorto sulla formula, gli Icardi lascerebbero volentieri il Psg per la Juve ma a titolo definitivo, il prestito con diritto e non con obbligo è una formula con troppe incertezze mentre Wanda vorrebbe disegnare da subito il loro futuro.
Insomma, c’è ancora da discutere e da convincere. Di sicuro la situazione si è complicata, ma non soltanto per Icardi.
La Juve continua la sua ricerca di un bomber in prestito per gennaio rinviando i contratti definitivi a giugno per le ovvie ragioni di bilancio e per l’inchiesta in corso che pende sulla società.
Nel frattempo un altro centroavanti messo nel mirino, Martial in uscita dallo United, ha trovato un accordo di massima con il Siviglia e si trasferirà in Spagna. Resta Cavani che s’è proposto, ma vista l’età, la richiesta di contratto biennale a cinque milioni netti sembra eccessiva. Si riparla così anche di Aubameyang in rotta con l’Arsenal, ma i freni sono l’ingaggio elevatissimo e la coppa d’Africa che lo terrà lontano un mese.
La caccia continua perché, come detto, l’obiettivo è un attaccante, ma solo in prestito. Del resto Arrivabene è stato chiarissimo, non è il momento delle spese ma dei risparmi e se non ci saranno le condizioni giuste, la Juventus resterà com’è. Anzi, cercherà di fare operazioni in uscita come quella di Ramsey e forse Arthur che però Allegri sta cercando di riabilitare alla ricerca di un regista.
Ma le spine vere sono altre e si chiamano Dybala e DeLigt. Perché Dybala e la Juve non firmano un contratto pronto da diverso tempo? Il giocatore, ricordiamolo, è in scadenza nel giugno prossimo e forse sta pensando a un futuro lontano da Torino? Sembrerebbe di no, ma la sparata di Arrivabene sui giocatori che pensano più ai procuratori che alle società sembrava proprio diretta a Dybala e DeLigt.
E’ probabile che Dybala non completamente soddisfatto della Juve, abbia calcolato che andando via a zero e offrendosi a squadre importanti (Barca?) potrebbe ottenere un contratto più vantaggioso rispetto ai circa dieci milioni (con bonus) che sta strappando a fatica dalla Juventus. E magari vincere. Forse anche la stessa società bianconera, visto il rendimento e i continui infortuni del giocatore, sta riflettendo sull’opportunità di un ingaggio da cinque anni a certe cifre che diventa un’operazione da un centinaio di milioni. Forse un accordo si troverà, ma i dubbi e gli interrogativi crescono ogni giorno che passa. E’ da ottobre che si parla di un accordo pressoché raggiunto, perché non si chiude?
Ma l’allarme vero è scattato su DeLigt dopo le parole di Raiola che ha disegnato per il difensore olandese un futuro in società più importanti della Juventus. E non a caso è spuntata una clausola rescissoria da 150 milioni attiva dal luglio prossimo. E’ vero che per un difensore la cifra è enorme e che la Juve ha pagato DeLigt 70 milioni, ma se Raiola ha deciso e convinto il suo assistito a lasciare la Juve sarà difficile tenerlo. E con questa Juve minore e senza programmazione per il futuro è anche complicato, oltre ai soldi, mettere sul tavolo argomenti per convincere il ragazzo a restare.
Una società che invece farà sicuramente mercato a gennaio è il Milan. La cessione della nuova sede rossonera in zona Portello inaugurata appena sette anni fa, ha portato nelle casse una ventina di milioni che consentiranno margini di manovra.
L’ultima idea è quella di andare sul mercato per il centrocampo visto che la coppa d’Africa porterà via due pezzi importanti come Kessie e Bennacer per oltre un mese. Fra l’altro Kessie non vuole rinnovare e dovrà essere comunque rimpiazzato a giugno. Che fare?
Maldini e Massara avrebbero acceso i riflettori su Renato Sanches, il portoghese di 24 anni attualmente al Lille, che prometteva di diventare un fenomeno. Al Bayern non ha fatto benissimo, il Lille vuole realizzare e al Milan il talentuoso centrocampista portoghese potrebbe rilanciarsi definitivamente. E’ un’operazione da 25 milioni e i rossoneri ci pensano.
L’alternativa è profondamente diversa, ma forse più raggiungibile e si chiama Svanberg. Lo svedese del Bologna, 22 anni, piace molto e il suo rendimento è sempre elevato. E’ stato consigliato anche da Ibra e per prenderlo a gennaio serviranno circa quindici milioni. Si può fare?
Il Bologna è pronto a parlarne anche se il giocatore è un punto fermo per Mihajlovic. Come già detto, viste le difficoltà di Brahim Diaz, il Milan a gennaio proverà anche a prendere Adli lasciato in prestito al Bordeaux. E il difensore? Bremer del Torino e Botman del Lille sono i preferiti, ma sono operazioni difficilissime.
Infine Vlahovic. Come vi abbiamo già scritto da tempo, la Juventus non può permettersi un colpo di questa levatura economica a gennaio e difficilmente potrà riprovarci anche a giugno. La pista è chiusa. Ma Vlahovic, comunque, è risaputo che a gennaio non si muoverà in nessuna direzione. Ha deciso da un pezzo di chiudere la stagione con la maglia della Fiorentina, ma ormai l’hanno capito anche tutte le società pretendenti che stanno affinando le offerte per giugno e lavorano sottobanco con i suoi procuratori.
Ultimo a dire che a gennaio non comprerà centroavanti è stato Guardiola, ma il City è fra i pretendenti e in estate l’asta è prevista e prevedibile.