Juventus, Canzi: "Sono venuto qui per vincere. Nessuna avrà la pancia piena"
Max Canzi ha parlato in conferenza stampa come nuovo tecnico della Juventus Women. TUTTOmercatoWEB.com riporterà le sue parole in diretta:
Le sue emozioni?
"Innanzitutto voglio ringraziare il club e il direttore Braghin per l'opportunità e per le sue parole. So di avere una grande responsabilità entrando in questo club. Io entro in punta di piedi e sono molto onorato di essere qua. Non vedo l'ora di iniziare in campo e finalmente mancano pochissimi giorni. La voglia di iniziare aumenta. Da due mesi ci sentiamo ogni giorni, per due ore, per creare la squadra. La passione ha contraddistinto tutta la mia carriera e arrivare qua per me è un punto di arrivo, poi deve diventare un punto di partenza".
Cosa ti ha spinto a fare questo cambio?
"Io ho già avuto un'esperienza in Serie A femminile, 24 anni fa, quindi sono sempre stato legato a questo mondo. Ho sempre seguito il movimento. Ho seguito anche la grandissima crescita degli ultimi anni, grazie ala Juventus. Ho preso subito seriamente questa opportunità. Questo è uno stimolo fortissimo e sono convinto che il movimento abbia tantissimi margini di crescita. Alla fine i rapporti umani e la chimica sono fondamentali nelle scelte. A chi mi ha chiesto perché ho risposto: perché no?".
Ha già parlato con qualche senatrice?
"Mi è piaciuto molto, la prossima è la trentanovesima stagione da allenatore. Il calcio è in continua evoluzione, ciò che funzionava ieri non funziona oggi e magari nemmeno domani. Concretezza e pragmatismo sono aggettivi che mi piacciono. Non mi piace tanto la parola senatrici. Ho parlato con loro, sicuramente loro mi aiuteranno a capire la Juventus. Sono giocatrici importanti che hanno fatto la storia del club. Non sono senatrici, ma giocatrici importanti che possono ancora dire la loro".
Ha un'idea di modulo?
"Ho sempre pensato che l'allenatore debba adattare il sistema di gioco in base alle giocatrici che ha a disposizione. Il tempo passato con loro mi darà la conoscenza definitiva rispetto a quello che maggiormente calzerà al sistema di gioco e idea tecnica per le loro caratteristiche. Sicuramente ho una mia idea di gioco, che non si traduce necessariamente in numeri, nel corso della mia carriera ho usato tanti sistemi di gioco, sicuramente parlando della mia idea con il club l'idea sarà un calcio aggressivo. Sotto l'aspetto fisico e dell'impatto del ritmo di gioco oltre le differenze di genere, credo si possa e si debba, per come la vedo io, un calcio intenso. Quindi vorrei aumentare l'intensità negli allenamenti".
Il primo impatto quando ha visto la squadra a Biella?
"Ho visto le ultime due partite dal vivo. Precedentemente avevo visto altre partite. Mi ero fatto un'idea abbastanza precisa. Ho sempre seguito il calcio femminile e i ritmi sono diversi. Come è diverso dalla Champions alla Serie C, ma è normale bisogna tarare l'occhio. È una squadra con grandi valori tecnici, che ha ancora tanti margini di miglioramento. Più si va avanti e più il nostro calcio migliorerà. Poche arrivano da scuole calcio di alto livello perché non c'erano. I margini sono ampi. Io credo ciecamente che i risultati si raggiungano attraverso il lavoro, chiacchiere e proclami li porta via il vento".
DOMANDA TMW: Che gruppo si aspetta: affamato o timoroso?
"Mi aspetto di vedere un gruppo che sotto un certo aspetto ha perso certezze, abituato a vincere tutti, negli ultimi due anni ha vinto meno anche se è arrivato secondo ed ha vinto trofei, ha vinto meno di ciò a cui era abituato, ha bisogno di riacquistare fiducia e stima. Mi aspetto di trovare questo. Le squadre che vincono sono quelle dove obiettivi singoli e di squadra coincidono. Ai giocatori si dice di giocare per lo stemma che hai davanti e di essere ricordato per il nome che hai dietro, questo va sempre ricordato, gli obiettivi individuali sono quelli di squadra e del club. Se non si raggiungono gli obiettivi collettivi si lascia il tempo che trova".
Su Beccari? Ha parlato con Soncin?
"Beccari è una giocatrice che ho visto anche nell'ultima di campionato e mi ha impressionato. Per il nostro progetto può essere centrale. Lei è una giocatrice duttile che ha dato il meglio da attaccante esterno. Lo conosco da tempo, quando commentava la primavera, siamo sempre rimasti in contatto. Ci siamo sentiti in questo periodo, è una persona che stimo. Mi auguro possa raggiungere l'obiettivo con la nazionale".
Il gruppo avrà la pancia piena?
"Quando si è abituati a vincere non farlo è fastidioso. Io non ho questo problema. Sono venuto alla Juventus per vincere. Nessuna avrà la pancia piena. Abbiamo condiviso tutto con il club, partendo dal presupposto che dovrà capire bene il calcio femminile, ma ogni scelta è stata condivisa. Siamo in un momento della storia della squadra con ricambio generazionale, non drastico, ci sono giocatrici che hanno dato tanto sotto l'aspetto tecnico ma ci sono giocatrici con anni in meno che sono in rampa di lancio, arriva qualcuna da fuori che ha già vinto, che ha esperienza internazionale. Sicuramente è stata costruita una rosa ampia, questo è importante, mi permetterà di utilizzare più giocatrici. Quanto servirà per aprire un nuovo ciclo non lo so".
Su Biella?
"Sono venuto una volta contro la Roma. È un impianto adatto a quelle che sono le nostre esigenze".
Come si potrà crescere a livello Europeo?
"Una cosa che si nota in televisione è la differenza a livello fisico. Sicuramente lavoreremo su questo ed è una cosa che ha fatto scegliere me. Poi vincere aiuta a vincere che possa portare a migliorarci".
Sul calendario?
"È sempre un momento bello, perchè visualizzi quello per cui stai lavorando. Poi dobbiamo incontrarle tutte. Fa strano ricominciare da dove avevamo finito lo scorso anno".