Se (non) mi lasci ti cancello: il PSG e la patata bollente Mbappé. Da Madrid tutto tace
Kylian Mbappé si è conquistato sin dal primo secondo di apertura del caso di mercato a lui dedicato, e con merito, il titolo di tormentone dell'estate. La pietra del peccato è rappresentata dall'opzione fino al 2025 presente nel suo contratto, che l'attaccante francese non ha voluto far scattare, lasciando così il Paris Saint-Germain che ne detiene il cartellino con un contratto pesantissimo da dover gestire ad un solo anno dalla propria scadenza.
In casa PSG il messaggio è stato subito chiaro: se, come espresso, non vuole rinnovare allora Mbappé deve partire. Costi quel che costi, a livello tecnico, ma a patto di garantire un'entratura robusta nelle casse di quel club che per prelevarlo appena maggiorenne dal Monaco spese quasi 200 milioni di euro a suo tempo. A tutti è venuto subito in mente il Real Madrid, che però ha da far quadrare i conti e valuta la spesa in ogni singolo dettaglio, anche quello per cui forse è meglio scucire subito qualche milione in più piuttosto che correre il rischio di vederselo soffiare.
Sì, perché la concorrenza e le squadre interessate al colpaccio (e ci mancherebbe altro) non mancano: la Premier League osserva con l'acquolina in bocca, l'Al Hilal aveva provato a tentarlo a suon di centinaia di milioni di euro per un singolo anno, ma la pista sembra aver perso di consistenza. Tutti sono piuttosto certi: nel 2024 Mbappe sarà del Real Madrid. Fino ad allora, però, per chi giocherà? Al PSG, intanto, l'hanno rimosso anche dalle immagini che compaiono non appena si apre il sito internet della società.