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Roberto De Zerbi, essere libero costa soltanto qualche rimpianto

Roberto De Zerbi, essere libero costa soltanto qualche rimpiantoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 26 giugno 2024, 12:49Calcio estero
di Antonio Parrotto

Roberto De Zerbi l’ha rifatto di nuovo, per restare in tema musicale perché anche il titolo contiene una citazione ma è di Vasco Rossi, il cantante preferito dell’allenatore bresciano (e a tal proposito qui potete leggere un'intervista particolare fatta con le canzoni di Vasco di qualche anno fa) che ha scelto l’Olympique Marsiglia dopo aver dato l’addio al Brighton. Pensavamo che il prossimo step potesse essere quello di un top club europeo, senza nulla togliere all’OM, club storico del calcio europeo che però viene da una brutta annata in cui non ha conquistato nemmeno l’accesso alle Coppe, quelle Coppe che invece ha fatto degustare come una cena regalo a Villa Crespi da Antonino Cannavacciuolo ai tifosi del Brighton che per la prima volta hanno calcato un palcoscenico europeo. Altro che Cucine da incubo!

Una scelta sorprendente, forse...
Pensavamo - si diceva - che dopo il Brighton ci sarebbe stata una top squadra ma De Zerbi ha sorpreso un’altra volta con le sue scelte accettando la sfida marsigliese e portando con sé anche l’ex direttore sportivo del Sassuolo Giovanni Rossi (oggi lo sbarco in Francia dei due). Sorpreso però fino a un certo punto perché RDZ ha compiuto una scelta non scontata e non banale che magari altri in questo momento non avrebbero fatto ma l’ex Sassuolo non è nuovo a questo tipo di situazioni e in questo forse ricalca un po’ uno dei suoi maestri, El Loco Bielsa, tra l’altro amatissimo dalle parti del Velodrome. Anche dopo l’addio al Sassuolo, nonostante avesse in mano offerte diverse, optò per una scelta inusuale con lo Shakhtar Donetsk in Ucraina, avventura purtroppo durata troppo poco a causa dello scoppio della guerra, ma quell’esperienza gli è servita per dare un respiro internazionale alla sua figura e non è un caso se poco dopo è arrivata la chiamata del Brighton, nel campionato più importante del mondo: la Premier League.

Lo scontro del secolo: risultatisti vs giochisti
Ora gli haters potranno spostare le loro attenzioni sulla Ligue 1, in direzione Marsiglia. Perché De Zerbi ha sempre diviso. Non c’è allenatore che più di ogni altro scateni orde di barbari commenti dopo ogni sconfitta delle sue squadre con i suoi fedeli seguaci - perché il DeZerbismo è una religione - pronti a replicare dopo ogni vittoria. Accade puntualmente da 6-7 anni a questa parte. Ogni gol con azione manovrata magari anche con 20-25 tocchi diventa il simbolo dei giochisti, ogni errore in fase di costruzione dal basso diventa il manifesto della fazione opposta, i risultatisti. Come se De Zerbi non cercasse la vittoria e allenasse solo per la ricerca del bello, manco fosse un pittore o uno scultore!

Una scelta coraggiosa ma senza rimpianti
Ora la Francia. Un altro campionato straniero che sicuramente arricchirà l’allenatore e l’uomo, perché “il viaggio non è mai una questione di soldi, ma di coraggio” come diceva Paolo Coelho. E a De Zerbi il coraggio certo non manca. E lo ha dimostrato un’altra volta con una scelta importante ma anche coraggiosa perché le sirene di Manchester United e Bayern Monaco non hanno risuonato a caso e avrebbero sicuramente potuto offrirgli molto di più a livello di ingaggio e di immagine, perché forse al Milan avrebbe potuto far comodo, perché forse altri avrebbero scelto la soluzione più ‘facile’ che potesse portare ad avere più certezze e meno rimpianti possibili. Ecco, forse a volte essere libero costa soltanto qualche rimpianto, ma non è il caso di Roberto De Zerbi.

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