Marlon, il legame con De Zerbi: "Bellissimo al Sassuolo. Shakhtar? Sapere che rischi la vita..."
I tre anni vissuti a Sassuolo e il maestro di calcio quale è stato Roberto De Zerbi saranno sempre due parti essenziali della carriera di Marlon, difensore centrale brasiliano oggi al Los Angeles FC di Giroud che ha raccontato nell'intervista a Sky Sport un altro momento della sua vita. I mesi tribolati in Ucraina, allo Shakhtar e sempre sotto RBZ: “Non ci sentiamo da un po’, insieme abbiamo vissuto momenti bellissimi in Italia e settimane difficili allo Shakhtar: lui e il suo staff resteranno per sempre nel mio cuore. Paolo, Davide, Enzo, Agostino, Marco, Giorgio, Michele: sono allenatori e persone speciali".
Proseguendo poi sulla guerra e le conseguenze avute: "Affrontare una situazione così pesante è qualcosa che non augurerei a nessuna persona al mondo: sapere che rischi la vita è durissimo. Loro hanno avuto un atteggiamento di enorme lealtà verso i calciatori: hanno rifiutato il primo invito dell’ambasciata italiana per restare con noi, che eravamo ancora lì. Tutto il gruppo dello Shakhtar li rispetterà per sempre".
Quanto al futuro, invece, dopo aver riposto nella bacheca del Fluminense una Copa Libertadores: “Sto arrivando a trent’anni e inizio a tirare alcune somme. Il mio obiettivo ora è incidere, essere ricordato nella storia di un club. Voglio solo dare il massimo e guadagnare la stima delle persone per questo. Io sono così, anche fuori dal campo: un uomo a cui piacciono le cose semplici. Una grigliata con gli amici, andare al cinema, giocare con i miei figli al parco, stare a contatto con la natura. La vita di Marlon è questa: fede, famiglia e amici", la chiosa.