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La confessione di Raphinha: "Vedendo che il Barça voleva vendermi ho pensato di lasciare"

La confessione di Raphinha: "Vedendo che il Barça voleva vendermi ho pensato di lasciare"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
ieri alle 23:12Calcio estero
di Yvonne Alessandro

"Ci sono stati diversi momenti, non solo uno, in cui ho pensato di lasciare il Barça". È così che Raphinha ha vuotato il sacco in merito ai rumors che l'hanno dato più volte costretto a fare le valigie per salutare la Catalogna e accasarsi altrove. Autore di uno spaziale avvio di stagione condito da 9 gol e 8 assist in 13 partite (di tutte le competizioni), l'ala sinistra brasiliana classe '96 ha rilasciato un'intervista a ESPN per levarsi un peso di dosso e rivelare dei retroscena riguardanti le prime due stagioni al Barcellona.

Da quando è arrivato dal Leeds nel 2022, Raphinha faticato ad adattarsi nell'universo blaugrana. Più che altro infortuni che hanno minato la seconda stagione, dovendo sopportare anche le speculazioni secondo cui il club voleva disfarsi di lui: "I miei primi sei mesi qui, il periodo che va dalla finestra di trasferimento estiva fino alla Coppa del Mondo, è stata una stagione in cui non ho avuto il miglior inizio, quindi mi è passato per la testa di lasciare il club”.

Il brasiliano ha proseguito nel racconto: “Ho avuto molti dubbi su me stesso. Ho la brutta abitudine di criticarmi pesantemente, per così dire, e questa pressione mi ha fatto pensare di andarmene. Poi, ovviamente, dopo la Coppa del Mondo ho avuto un'enorme svolta, riuscendo a fare grandi numeri in sei mesi". Discorso diverso la scorsa stagione: "Vedendo molte cose...che il club voleva vendermi, che i tifosi volevano che me ne andassi, finisce che ti passa per la testa di andartene, di andare in un posto dove non c'è pressione. Ma il calcio non è divertente senza pressione", ha ribattuto nel finale. Ovviamente il riferimento va all'estate rovente che ha visto il nome di Nico Williams al suo posto sulla maglia numero 11.

"Il calcio deve avere un po' di pressione. Ho sempre sognato di giocare per grandi club, di giocare grandi partite per la nazionale, e non si possono realizzare questi sogni senza pressione, la pressione viene di conseguenza. Quindi, grazie a Dio, non mi sono lasciato trasportare da quei pensieri che, naturalmente, ti passano per la testa. Mi sono concentrato solo sul lavoro duro e sull'adattamento ai nuovi ruoli che avrei dovuto ricoprire in campo", ha chiosato Raphinha.

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