Imbattuto, mai domo e con la 2ª miglior difesa d'Europa: il Nizza di Farioli continua a convincere
Sette giornate di campionato sono filate via (stanno filando via) velocissime. E velocissimo, già dagli albori del mese di agosto, sta andando Francesco Farioli con il suo ammaliante Nizza. Una squadra che ha fatto della difesa la sua principale forza, grazie al lavoro meticoloso del coach italiano e del suo preparatissimo staff. Oggi l'ha confermato contro il Brest, altra rivelazione di quest'avvio di Ligue 1, in un inedito scontro al vertice che si è concluso con un punto per uno, frutto di uno 0-0 che - va da sé - è il certificato ufficiale di un pomeriggio di gloria per le fasi difensive delle due formazioni.
La seconda miglior difesa d'Europa
Il possesso? Non per forza. Perché come dicono i grandi allenatori, anche i più giochisti come Guardiola e Sarri, la prima cosa che bisogna fare quando si arriva in una nuova squadra è registrare il reparto arretrato. Farioli ha eseguito alla perfezione, il Nizza è la miglior difesa della Ligue 1 - solo 4 gol subiti in 7 partite - e dietro solo all'Inter nei Top 5 campionati europei. E' così che l'ex collaboratore di De Zerbi, alla prima esperienza in uno dei maggiori tornei del continente dopo essersi fatto notare in Turchia col Fatih Karagumruk, si sta guadagnando gli elogi della critica (L'Equipe, per dirne una, si è già dedicato in maniera approfondita al suo bel lavoro).
L'unico a non aver mai perso in Francia
D'altronde è anche l'unico a non essere mai uscito dal campo senza punti sui campi di Francia: tre vittorie e quattro pareggi proiettano i nizzardi in zona Champions League, davanti anche al Paris Saint-Germain. Farioli lo sa che è davvero troppo presto per dare uno sguardo alla classifica, ma nel frattempo si prende volentieri i complimenti della stampa e lavora per migliorare anche la fase offensiva, perché il potenziale c'è: il Nizza è tra le squadre che passa meglio il pallone in Ligue 1 (percentuale di passaggi completati sopra l'86%). L'organizzazione c'è, il pressing funziona, ora bisogna aumentare la mole di opportunità generate dalla buona riconquista alta della palla. Farioli l'ha già detto ai suoi ragazzi, con cui intrattiene relazioni strette, proprio come piace fare a De Zerbi. Con il sogno di portare in alto il Made in Italy ancora virtualmente insieme.