Amorim, che biglietto da visita per lo United: Guardiola gelato al primo derby di Manchester
Se il terzo scivolone di fila del Manchester City ha provocato un fracasso inaudito, il trionfo sensazionale di Ruben Amorim non è certo da meno. Agli ultimi attimi di gioia con lo Sporting Lisbona prima di volare in Premier League e impugnare il timone del Manchester United, il tecnico portoghese di 39 anni ha colto l'occasione di ringraziare i tifosi di casa e il tributo che gli hanno offerto con una clamorosa goleada rifilata ai citizens: un 4-1 all'Estádio José Alvalade che rimarrà nella storia della Champions League e del club verdebianco.
Un inno alla gioia al calcio di Ruben Amorim, che si prende così anche il suo primo derby di Manchester e cattura i primi consensi ad occhi sgranati dei tifosi Red Devils. E della proprietà del club inglese, che ha deciso di fare all-in su di lui dopo la cacciata di Erik ten Hag. Uno shock, invece, per Pep Guardiola che dopo Tottenham e Bournemouth cade anche contro lo Sporting e incassando anche quattro reti. È accaduto solo due volte in carriera al tecnico spagnolo.
Solo due precedenti così per Guardiola
Un passo indietro alla stagione 2017/18, quando i Citizens vennero sconfitti dal Liverpool (1-2) ad Anfield, nella Champions League, poi dal Manchester United (2-3) di José Mourinho, in Premier League, e nuovamente dai Reds di Jürgen Klopp (1-2) nel ritorno dei quarti di finale. Tre anni prima, al Bayern Monaco e ancora peggio con quattro ko di fila: nel 2015 con 0-2 a Leverkusen, 0-1 a Monaco contro l'Augsburg e 1-2 in casa del Friburgo, tutte in Bundesliga. Il punto di rottura con lo 0-3 a Barcellona nell'andata della semifinale di Champions League.
Gli applausi di Guardiola ad Amorim e lo Sporting
"Complimenti, congratulazioni allo Sporting. Non ho nulla da dire. Quando si perde 4-1 - ha esordito il tecnico spagnolo del Manchester City in conferenza stampa nel post-partita - si può solo fare i complimenti all'avversario. Avremmo potuto chiudere la partita nel primo tempo e poi, dopo tre minuti del secondo tempo, già era 3-1. Avremmo potuto evitare i rigori. Stiamo attraversando un momento difficile. Dobbiamo imparare da questo". Un giornalista poi gli ha domandato se dopo questo risultato, i tifosi inglesi apprezzano ancora di più Amorim: "Non lo so", la chiosa emblematica.