Torino, per arrivare a Doig servono più soldi: il Verona non abbassa le pretese
Prendere giocatori dell’Hellas Verona è possibile, di incedibile non ce n’è nessuno, ma se si pensa di poterlo fare a basso costo ci si sbaglia di grosso. E lo sanno bene Torino e Bologna che si stanno dando “battaglia” per Josh Thomas Doig, il terzino sinistro scozzese classe 2002. Il Verona tratta con granata e felsinei, ma al momento non ha trovato accodi con nessuno dei due club, come appreso dalla redazione di Torinogranata.it.
Il Torino ha l’esigenza di ricostruire le fasce e non basta l’arrivo di Bellanova, che agirà sulla fascia destra, o quello prossimo di Kevin Haveri, esterno sinistro classe 2001, in arrivo dal Rimini perché Aina, come si sapeva, è andato via a parametro zero e Lazaro non è stato riscattato per cui è tornato all’Inter. In più c’è Singo che potrebbe essere ceduto per fare cassa, a Wilfried sono interessati in Italia Milan, Inter, Atalanta e Juventus, e il prezzo base fissato dal Torino è di 10 milioni di euro. E così il club granata per dare a Juric i giocatori che gli servono sta trattando Doig, ma finora non si è spinto oltre i 6 mln, cifra si poco superiore a quella del Bologna che ne aveva messi sul tavolo 5,5. Soldi che il Verona considera troppo pochi perché dalla cessione del 22enne vorrebbe guadagnare 8 mln, ma forse con 7 sarebbe possibile convincere la dirigenza gialloblù a privarsi del giocatore visto che un anno fa lo prese dall’Hibernian per 3,5 mln e farebbe comunque una bella plusvalenza. Doig, che è stato Scottish Football Writers' Young Player of the Year 2020-21, con l’Hellas ha un contratto fino al 2026. Sarà Davide Vagnati oppure Giovanni Sartori a spuntarla? O magari a Sean Sogliano sarà fatta un’offerta migliore da qualche altro? Non si può fare altro che attendere gli sviluppi.
Più facile invece arrivare a Adrien Tameze, il mediano sempre del Verona ma che può giocare anche come esterno a destra, perché, come si legge su Tuttosport, ha una clausola rescissoria di 3,5 mln e il contratto in scadenza nel 2024. Anche in questo caso c’è concorrenza, però agendo con grande tempismo, cosa fattibile se si vuole veramente il francese naturalizzato camerunense, è facile sbaragliarla in modo da consegnare a Juric un giocatore che ha già allenato e che vorrebbe riavere.