Rolando Nutini, quando la Domenica scendevano in campo i professionisti
Ottimo professionista Rolando Nutini.
Un passato da giornalista politico nella carta stampata e poi l'approdo alla Rai di Firenze alla fine degli anni sessanta. Molto stimato, serio e competente.
Era la Pistoiese di serie A con Rognoni e Frustalupi e a te la linea .
Era il Pisa di serie A di Berggreen e Kieft e a te la linea .
Era l'Italia degli Aristide e Tarcisio, dei Ferruccio e Rolando che è il suo nome, ma nemmeno a quei tempi bastava a riconoscerlo.
Look da impiegato dell'ufficio mutui, dietro l'austerità dell'esecuzione e la meccanica ripetizione di gol e tiri in porta risplendeva la migliore provincia calcistica . Non tradiva emozione nemmeno quando non partivano le immagini (con la "g" dolce dei toscani però).
Si racconta che un paio di volte gli sia anche scappato un sorriso .
Lui era Rolando Nutini , quando la domenica c'erano i professionisti
E restituiamo la linea a Paolo Valenti.
BREVE STORIA DI NOVANTESIMO MINUTO:
90º minuto è una celebre trasmissione televisiva della RAI che trasmette una breve sintesi delle partite di calcio del campionato di calcio italiano di Serie A e di Serie B. Il programma fu lanciato per la prima volta il 27 settembre 1970 .La trasmissione venne ideata da Maurizio Barendson, Paolo Valenti e Remo Pascucci; il primo a condurla fu Barendson, poi la conduzione fu affidata a Paolo Valenti che la condusse sino al 1990, anno della sua morte.
Dopo la morte di Valenti la conduzione passò a Fabrizio Maffei e poi a Giampiero Galeazzi.
Il programma molto seguito con indici di ascolti elavatissimi ebbe il merito anche di far conoscere al grande pubblico numerosi giornalisti e corrispondenti dai vari campi.Tra i quali ricordiamo:
Nel 1976, in seguito alla riforma, la trasmissione passò di competenza al TG1 e affidata al solo Paolo Valenti. Il successo del programma derivò anche dallo stile dei corrispondenti dalle sedi RAI regionali dove c'era una squadra in serie A e B. Questi giornalisti divennero dei veri personaggi televisivi riconosciuti dal pubblico per il loro accento locale con cui esponevano il risultato delle squadre che seguivano e per la condivisione degli umori delle tifoserie, che a volte lasciavano trasparire.
L'elenco dei corrispondenti è stato:
Tonino Carino (da Ascoli Piceno e qualche volta da Milano e da Firenze. Da ricordare i famosi lapsus di Carino: Milan/Inter durante le partite dell'Inter e Inter/Milan durante le partite del Milan).
Marcello Giannini (da Firenze e qualche volta da Milano, da Brescia e da Como. Da ricordare il famoso lapsus di Giannini: Pesaola/Passarella).
Giorgio Bubba (da Genova)
Piero Pasini (da Bologna, morì nel 1981 durante una radiocronaca di Tutto il calcio minuto per minuto)
Ennio Vitanza (da Milano)
Marco Lucchini (da Milano, Cremona e Como)
Mario Guerrini (da Milano e dalle altre città lombarde)
Beppe Barletti (da Torino e da Milano)
Beppe Viola (da Milano)
Pino Patti (da Torino)
Franco Costa (da Torino e da Milano)
Gianni Vasino (da Milano non solo per Inter e Milan ma anche per le squadre lombarde come l'Atalanta)
Paolo Arcella (da Verona e da Vicenza negli anni 70)
Luigi Necco (da Napoli e da Avellino, fu ferito nel 1981 prima di una partita)
Rolando Nutini (da Pisa e da Pistoia, era notaio)
Gianfranco Pancani (da Firenze e da Pisa, era anche il telecronista del Palio di Siena ed è il padre di Francesco, oggi giornalista a Rai Sport)
Cesare Castellotti (da Torino e dalle altre città del Nord)
Gino Rancati (da Torino, in sostituzione del collega Patti. Da ricordare il famoso errore di Rancati: Caùsio/Causio)
Andrea Coco (da Cagliari, oggi è ancora radiocronista per Tutto il calcio minuto per minuto)
Emanuele Giacoia (da Catanzaro)
Mario Santarelli (da Pescara)
Andrea Boscione (da Torino)
Ferruccio Gard (da Verona e da Vicenza e qualche volta da Milano)
Maurizio Calligaris (da Udine e da Trieste e qualche volta da Milano)
Franco Strippoli (da Bari, da Foggia e da Lecce fino al 2007, oggi è caporedattore della sede RAI della Puglia)
Stefano Tura (da Bologna. Oggi è corrispondente Rai da Londra)
Giuseppe Giulietti (da Verona)
Gianni Bettini (da Ferrara e da Reggio Emilia, oggi è commentatore di Basket)
Vincenzo D'Atri (da Catanzaro e da Cosenza, in sostituzione del collega Giacoia)
Paolo Meattelli (da Perugia)
Sergio Tazzer (da Verona e da Udine)
Roberto Scardova (da Bologna e da Cesena, sostituì Pasini dopo la sua morte e oggi è nella redazioni speciali del TG3)
Puccio Corona (da Catania)
Enzo Foglianese (da Bari e da Foggia fu anche voce di Tutto il calcio minuto per minuto)
Filippo Vendemmiati (da Bologna e da Cesena)
Antonio Capitta (da Cagliari)
Pierpaolo Cattozzi (da Bologna, da Parma, da Reggio Emilia da Modena e da Piacenza, entrò nella trasmissione nel 1988)
Franco Martelli (da Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria)
Lamberto Sposini (da Perugia, fino a poco fa vicedirettore del TG5)
Gianni Pietrosanti (da Palermo, in sostituzione del collega Vannini)
Fulvio Molinari (da Udine e da Trieste)
Doriana Laraia (da Matera e poi da Taranto e da Lecce, è stata la prima donna corrispondente della trasmissione, oggi lavora a RadioRai)
Piero Filippini (da Cesena e in alcune città emiliane)
Franco Iusco (da Taranto e da Lecce)
Italo Kuhne (da Nocera Inferiore e poi da Cava dei Tirreni e qualche volta da Napoli)
Pino Scaccia (da Ascoli Piceno, da San Benedetto del Tronto e da Milano, oggi è inviato speciale del TG1)
Riccardo Cucchi (da Campobasso, oggi è la voce principale di Tutto il calcio minuto per minuto)
Santi Trimboli (da Reggio Calabria)
Sabatino D'Angelo (da San Benedetto del Tronto e da Ancona)
Franco Zuccalà (da Milano, da Como, da Bergamo, da Varese e da Cremona, poi fece solo il primo inviato a La Domenica Sportiva)
Luigi Coppola (da Cagliari)
Mario De Nitto (da Avellino)
Beppe Capano (da Bari e da Lecce)
Augusto Re David (da Udine e da Trieste negli anni 80)
Simonetta Martellini (da Bologna, è la figlia del compianto Nando)
Giampaolo Smuraglia (da Perugia, poi è stato caporedattore della sede RAI della stessa città)
Alfredo Liguori (da Genova, era il cognato di Valenti)
Claudio Cojutti (da Udine e da Trieste)
Piero Oneto (da Genova)
Giancarlo Trapanese (da Ancona e Ascoli Piceno)
Tonino Raffa (da Catanzaro e da Reggio Calabria)
Mario Vannini (da Palermo, e qualche volta da Catania e da Messina)
Maurizio Romano (da Napoli, da Avellino, da Salerno e da Caserta)
Roberto Reale (da Verona e da Padova)
Mario Petrina (da Catania, prese il posto di Puccio Corona nell' anno 1985-86)
Luigi Tripisciano (da Palermo)
Fedele La Sorsa (da Campobasso)
Claudio Icardi (da Milano, da Bergamo, da Como e da Cremona e poi da Roma)
Salvatore Biazzo (da Avellino e da Napoli, è ancora in attività)
Nicola Marini (da Pescara), in alternanza con il collega Santarelli
Giancarlo Degl'Innocenti (da Arezzo, da Empoli, da Firenze e da Pisa)
Franco Cipriani (da Reggio Calabria)
Massimo Vitale da Campobasso (seguiva anche le altre partite del Centro)
Federico Monechi (da Arezzo), attivo in un paio di servizi nell'ultima stagione degli amaranto in B
Giampiero Bellardi (da Bari e da Barletta, oggi è vicedirettore di Rai Sport)
Giovanni Bruno (da Varese, Cremona e Como, era il più giovane dei corrisponenti, fino a poco fa direttore di SKY Sport dove lavora tuttora per gli speciali)
Mario Cobellini (da Bologna, da Cesena e da Rimini. Poi è diventato conduttore di Lineablu e di Overland).
Maurizio Crovato (seguiva le partite del Padova e del Verona Hellas, in sostituzione del collega Ferruccio Gard).
e da Roma Giampiero Galeazzi, Sandro Petrucci, Ettore Frangipane, Fabrizio Maffei, Donatella Scarnati, Jacopo Volpi, Marco Franzelli e Ignazio Scardina.
Stefano Bizzotto
Federico Calcagno
Patrizia Rubino
Paolo Paganini
Antonio Monaco
Aurelio Capaldi
Carlo Nesti
Gianni Cerqueti
Gianni Bezzi
Alessandro Antinelli
Gabriella Fortuna
Fabrizio Failla
Francesco Pancani
Marco Lollobrigida
Giacomo Capuano
90° Minuto oggi:
A partire dalla stagione 2024-2025 si registra una importantissima novità: la Rai decide, dopo 54 anni, di non mandare più in onda 90º Minuto alla domenica pomeriggio. Il format viene quindi notevolmente ridimensionato e suddiviso in 2 piccoli slot che andranno nel palinsesto, uno al sabato e l'altro al lunedì, in tarda serata: la decisione è stata resa necessaria sia dall'inesorabile crollo degli ascolti invocato da Auditel che dalla numerosa frammentazione di anticipi e posticipi presente in ciascuna giornata di campionato (attualmente in Serie A vengono disputate solo due partite alle 15 della domenica pomeriggio), oltre che dalla diversa fruizione delle partite di calcio da parte dei telespettatori rispetto al passato