Graziani: "Roma, le coppe decideranno il futuro. Lazio, Immobile ai saluti"

Grande ospite a TMW Radio. Durante Maracanà è intervenuto l'ex calciatore e tecnico Ciccio Graziani.

Roma, valutazioni in corso sull'attacco. Che bisogna fare?
"Dipende intanto dalla classifica finale e da quale coppa farai. Poi devi andare dietro le direttive del tecnico. Ho capito che De Rossi vuole gente rapida e che ha fame. Oggi il calcio è impostato sulla velocità, devi andare con lo scouting a trovarli, devi anche rischiare. Se hai i soldi per tenerti Lukaku o Abraham e magari sacrifichi Azmoun e prendi un giovane bravo meglio. Io su Lukaku ci punterei, ma un po' negli ultimi tempi è calato. Non ha più la forza fisica di prima. E sono sempre più convinto che Lukaku debba avere qualcuno vicino. Da solo lì davanti è sempre difficile. Anche Dybala, alla fine dovrà decidersi qualcosa sul suo futuro. Ha fragilità fisiche, ma devi valutare e capire quali sono i tuoi progetti e ambizioni, oltre a farei conti con il bilancio che non è proprio il
massimo".

Per la Lazio si parla di Dia:
"E' un buon giocatore per quello che abbiamo visto alla Salernitana il primo anno. Però è un conto fare il titolare lì, un conto farlo a Roma. Una scommessa te la puoi permettere, ma servono delle certezze".

Punterebbe su Castellanos?
"Sbaglia molto ma ci mette determinazione, vorrebbe spaccare il mondo. Se gioca con più tranquillità e se si sente importante per me ha margini di miglioramento. Io gli darei la titolarità. Ci puoi anche provare. Tanto l'avventura di Immobile credo sia chiusa, è diventato l'alternativa ormai. Immobile ci ha sempre messo l'impegno, ma da titolarissimo è diventato alternativa ed è diventato anche un problema a livello ambientale". 

Fiorentina e Torino, chi vedrebbe bene sulla panchina il prossimo anno?
"A Firenze parlano di Aquilani insistentemente, mi sembra prematuro perché ha poca esperienza e Firenze è una piazza difficile. Altrimenti si parla di Sarri. Anche al Toro non sono sicuro che poi Juric vada via. Italiano a Torino? Se va lì oggi va ad allenare una realtà meno competitiva. Poi se il prossimo anno fa una squadra più competitiva, perché no, ma i valori sono diversi tra Fiorentina e Torino".