Fiorentina come uno schiacciasassi. 15 gol nelle ultime tre partite
La Fiorentina continua la corsa e batte 5-1 la Roma, ancora una goleada dopo il 6-0 a Lecce e il 4-2 contro il San Gallo, riportiamo lìopinione di alcuni giornalisti e opinionisti fiorentini:
L'opinione del giornalista Angelo Giorgetti
Sesta vittoria nelle ultime sette, la Fiorentina va come un treno. Ogni volta che riparte, apre ferite verticali con una leggerezza perfino clamorosa per come tutto le riesce nello sviluppo e davanti alla porta.
La verità è che la Fiorentina sa far male trascurando le definizioni orizzontali del cruciverba, in termini calcistici esattamente l’opposto di quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Molti sembrano in stato di grazia, citare qualcuno sarebbe scorretto per le prestazioni degli altri.
Umiliata e in stato confusionale anche la povera Roma: ammettiamolo, bisogna essere fra l’altro dei geni per cedere Bove e far giocare Pisilli. L’impressione è che dopo aver licenziato quasi tutti, i Friedkin dovrebbero cacciare se stessi.
Problemi degli altri. Dopo anni tesi e complicati, guardiamo da Firenze un panorama maestoso anche per la solidità che si respira.
L'avvocato Giulio Dini scrive su Facebook
Vengo via dallo stadio e siamo felici.
Non solo per la vittoria con quattro goal di scarto.
Felici per veder andare in porta la squadra con quattro passaggi.
Una feroce verticalizzazione preparata arretrando il baricentro.
La squadra si raggomitola negli ultimi 35 metri, invita l’avversario ad avanzare, a portare gli esterni bassi ai vertici della nostra area di rigore, chiude gli spazi, recupera palla ed infilza la Roma.
Più volte .
Le giocate in verticale sono quasi tutte per Kean, che ha la straordinaria dote di sapersi liberare dell’uomo o di fare da sponda per Beltran In un rapido scambio o, ancora di aprire sugli esterni dove Colpani e Dodo’ vanno come forsennati quasi scherzando i diretti avversari.
Una difesa così bassa non la vedevo dalla Fiorentina di Trapattoni del 97/98.
Rispetto alla quale, a dire il vero, l’attuale presenta analogie significative.
Non so se la riconversione di Palladino sia avvenuta nel sottopassaggio di Fiorentina Lazio o sulla via di Badia a Ripoli, fatto sta che questo è il Palladino che la Fiorentina ha inteso portare a Firenze.
Il centrocampo fatto con esuberi di Roma, Lazio e Milan (questo sassolino dovevo togliermelo) ha corsa, dinamismo e qualità. Manca un centrocampista difensivo di struttura ma forse a gennaio, se la se la classifica fosse questa, il club potrebbe fare uno sforzo.
Così come servirà, per caratteristiche, un sostituto di Kean.
La partita corre su questo binario, un possesso palla probabilmente inferiore al 40% ma cinque palloni nella rete avversaria .
La squadra si mostra sicura nel palleggio, nel saltare l’uomo, e nel rallentare se non c’è possibilità di un assalto in velocità.
Anche i sostituti, seppur con i loro limiti, godono di questo vento positivo e tengono botta.
La Roma di Jurić non sembrava di Jurić.
Credo che la caparbietà e l’intransigenza dell’allenatore non siano riusciti a sfondare in un ambiente che fatica a sentirsi operaio o, comunque, a comportarsi da operaio.
E poi Roma è una piazza difficilissima, ai limiti della perversione.
Se porti Jurić, lo devi sostenere invece di lasciarlo solo.
E invece ho la sensazione che sia l’unico a ballare ed a metterci la faccia.
E sì che di qualità ce ne sarebbe tanta.
Ma ci vuole la testa a sgombra, sgombra come oggi l’abbiamo noi.
Giovedì a Genova partita con un avversario in difficoltà e che ha bisogno di fare punti .
Un’altra bella verifica per la nostra tenuta mentale. 
Avanti viola.