In 1ª Categoria con avanzata tecnologia e sogno Serie C: Ruggeri racconta il Vesta

"Corso Trieste". La via che dal 1946 dà il nome al XVII quartiere di Roma, che collega via Nomentana a piazza Annibaliano, e che ai più potrebbe forse non dire niente, ma che invece racconta una storia speciale. Quella del Vesta Calcio. Formazione capitolina nata nel 2020 quando Edoardo Accivile vuole salvare la squadra della parrocchia e coinvolge alcuni imprenditori millennials che decidono di puntare sul calcio per conciliare la crescita di giovani talenti con la tecnologia, dei quali sono esperti. Cambia il nome della squadra di allora, ora appunto Vesta, cambia colore, cambia il brand e in due anni la scalata dalla Terza alla Prima Categoria, dove attualmente milita con un grande sogno: il professionismo in al massimo 10 anni.

Le colonne portanti della società sono Gian Luca Comandini, divulgatore tecnologico ed esperto di blockchain, e Riccardo Carnevale, esperto di educazione finanziaria con esperienza pluriennale nel campo delle startup, ai quali si è poi aggiunto l'attuale Responsabile dell'Area Tecnica Edoardo Ruggeri, che in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha così parlato: "La nostra squadra è una grande famiglia, dove non mancano le ambizioni, tanto che quest'anno puntiamo già alla vittoria del campionato per salire in Promozione. Stiamo però guardando anche oltre, abbiamo già fondato una squadra di calcio a 5 e quella per gli e-sport, la comunicazione è inoltre per noi un pilastro importante, perché non guardiamo solo al campo, anche se ovviamente quello è un aspetto di alta importanza, che ci ha portato a stringere partnership importanti come a esempio quella con Soccerment: i nostri ragazzi utilizzano i parastinchi XSEED, che sono dotati di cinque sensori che ci permettono poi di raccogliere i dati dei calciatori dopo ogni utilizzo, e vanno quindi a implementare il nostro lavoro tecnologico, che ci ha permesso di creare una sorta di laboratorio di dati personali fruibili per lo staff tecnico. Già dalla Seconda Categoria abbiamo adottato la match analysis".

Tutte situazioni che hanno portato la squadra a divenire oggetto di studio di importanti università come Roma 3 e Bocconi, ma la vera sorpresa è probabilmente un'altra: il Vesta si trova già ad avere in concessione lo stadio di Fonte Nuova, con l'obiettivo, un domani, di averlo di proprietà. "Al momento ci è stato dato in concessione lo stadio di Fonte Nuova - prosegue Ruggeri -, cosa che ci ha permesso di aprire anche una scuola calcio, che a oggi conta più di 160 ragazzini".

E i cosiddetti "nomi grossi" per dare ulteriore appeal al club? Niente è escluso, le porte non sono chiuse, purché il tutto serve per crescere ancora. Come ha voluto specificare proprio Ruggeri. Perché è questo quello che più serve in questo calcio che sa ancora raccontare belle storie: crescere. E migliorarsi.