Bonanni: "Questa Juve proprio non va. Con quell'11 titolare a Lecce doveva vincere"
A parlare del turno di campionato a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e allenatore Massimo Bonanni.
Quanta paura per Edoardo Bove:
"Ero davanti alla tv e da un momento all'altro è successo l'impensabile. Sono rimasto scioccato. Non siamo dei supereroi, spero che questo ragazzo si riprenda il prima possibile e che possa tornare a giocare a calcio. Il mio pensiero però è che in primis ricominci a fare una vita normale e non abbia danni che gli impediscano di fare ciò che ama, ossia giocare".
A chi dedica il primo pensiero di giornata?
"A Giampaolo, perché ieri ho visto una buona squadra, merito anche del lavoro che ha fatto il suo predecessore. E' una squadra che ha provato a giocare a calcio contro una big e il pari è stato giusto. E' un allenatore che vuole insegnare calcio, magari non da top ma in Serie A ci può stare. Ha fatto bene il Lecce a puntare su di lui".
Motta merita delle critiche?
"Io sono il primo a metterlo sotto processo. La Juve a me non piace, lo ripeto, onestamente penso che l'11 titolare vale tre volte quello del Lecce e non puoi andare lì per non vincere. Non possiamo dire che la Juve di ieri non poteva vincere a Lecce solo perché mancava Vlahovic. Ok tutelare il lavoro di Motta, ma la Juve gioca male e un calcio che non è bello. La Juve non attacca mai lo spazio, sempre palla addosso, non è così semplice. Ci sono delle idee, però poi alla fine tiri poco in porta. Il Lecce ha stra-meritato il pari, con diverse parate decisive di Perin. Ma la Juve di ieri poteva battere il Lecce".
Bove, può essere questo un momento in cui i calciatori possono riflettere anche sulle troppe partite?
"Sicuramente si gioca tanto, rispetto a diversi anni fa, ma i giocatori sono sempre super controllati. Nella vita di tutti i giorni chissà a quanti altri è capitata una cosa del genere. Non credo sia però una cosa legata al fatto che si giochi tanto".