Barigelli: "Roma, Ranieri l'uomo giusto. Juve, a gennaio focus solo sulla difesa"
A parlare dei temi del giorno a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli.
Juve, nuovo infortunio in difesa. Che succederà?
"Sicuramente dovrà intervenire sul mercato. La Juve era già entrata nell'ordine delle idee di intervenire dopo l'infortunio di Bremer, molto pesante, quello di Cabal ha complicato il mercato di gennaio, invece che sul vice-Vlahovic, si spenderà per la sostituzione dei difensori. Il primo nome è Skriniar, che ha uno stipendio molto alto però, ma vedremo che formula si potrà trovare per portarlo a Torino".
Che voto dà alla Juve di Motta finora?
"8. La Juve è una squadra che ha cambiato radicalmente sistema di gioco, come il Milan, ha inserito molti giovani e ha avuto un incidente non da poco con Bremer, ma nonostante questo è una delle poche in Europa ad essere imbattuta. E ha già sistemato la fase difensiva di nuovo. L'unico che finora non è riuscito a convincere è stato Douglas Luiz".
Roma, situazione surreale. Che accadrà ora? Sarà Ranieri il nuovo tecnico?
"L'idea che mi sono fatto è che i Friedkin si stanno disimpegnando dalla Roma. Le scelte di Juric e Ranieri vanno lette in questa chiave. Credo che si sia rotto il rapporto tra i Friedkin e la Roma. Si trovano di fronte a un impegno ingente e a critiche ingenerose, secondo loro. I romanisti guardano ai risultati, è una piazza molto esigente, chiunque viene deve capire che la Roma è molto particolare. Ha le attese di un grande club ma non ha i ricavi sufficienti per essere una big. E' difficile creare un club solido che riesce a sostenersi anche economicamente. La questione stadio? Sono sicuro che lo avvieranno, la Roma la vendi meglio con l'affare stadio concluso. C'è la determinazione da parte del sindaco di completare l'iter. Su Ranieri dico che è la scelta giusta. E' uno di esperienza, conosce la piazza, è romano, sa dove arriva e credo che abbia chiaro il mandato che ha. Vedremo il ruolo, per ora non sappiamo nulla. Io penso che per come si erano messe le cose, era difficile trovare un allenatore. E' difficile capire Roma e la Roma in poco tempo, la qualità di Ranieri è che conosce bene Trigoria. I tifosi, per quanto amareggiati e delusi, porteranno rispetto per un allenatore che ovunque è sempre stato attaccato a Roma".
Che ne pensa del campionato di Serie A?
"La squadra che è la vera sorpresa è la Lazio, neanche il tifoso più ottimista potesse immaginare il percorso positivo che sta facendo, anche in Europa. Non credo sia un campionato livellato verso il basso. Lo dice la classifica anche della Champions League, con le italiane che competono per entrare già tra le prime otto. Non ho visto le nostre squadre in balìa dei top club. L'Inter ha lottato col City, il Milan ha battuto il Real, quindi...Vendiamo malissimo il nostro prodotto".
Retegui e Kean capocannonieri in Italia: possono essere gli uomini della svolta in Nazionale?
"Tra i due credo di più in Retegui, perché Kean ha grandissime qualità ma ci ha fatto vedere di avere un carattere particolare. Retegui invece è dedito al lavoro. Dobbiamo ringraziare allenatori come Gasperini. Retegui, intuizione di Mancini, è diventato un attaccante di livello internazionale con Gasperini. Spalletti ha cercato di fare un lavoro come in un club ma sulla sua pelle agli Europei ha capito che bisogna fare altro. Credo in Retegui, spero che Kean abbia dato una svolta alla sua carriera".
Marotta vs Conte, da che parte sta?
"Conte è stato allenatore di Juve e Inter, ha il timore che magari il Napoli possa in un campionato molto corto di essere penalizzato dagli arbitraggi. Finora possiamo dire che la classe arbitrale non è di primissima qualità, e credo la pensi così anche Rocchi ma non può dirlo, ma non vedo manovre di palazzo. Non ci credo proprio".