…con Andrea Compagno
Dalla Serie D all’Europa. All’età di quattordici anni Andrea Compagno ha lasciato la sua Palermo con un bagaglio di sogni e speranze per il futuro. Vivere il presente senza pensare troppo al domani, godendosi i momenti. L’attaccante classe 96 è protagonista in Romania a suon di gol. E la Steaua Bucaarest sorride. Compagno si racconta a Tuttomercatoweb.
Compagno, in Romania sta vivendo annate da protagonista.
“Ero ad un bivio: da piccolo quando giochi a calcio sogni la serie A. Ecco, io andando in Romania ho pensato che all’estero potessero aprirsi nuovi scenari belli, imprevedibili. Ho fatto una scommessa ed è andata come sognavo. Quest’anno mi ha comprato lo Steaua. E quando ti compra un club prestigioso ti cambia la carriera”.
Come è stato il passaggio alla Steaua?
“C’è molta più professione. I tifosi pretendono tanto. Ma hai un grande ritorno. Sono le sensazioni che cercavo da bambino. Il gioco vale la candela”.
L’obiettivo immagino sia il ritorno in Italia. Oggi è un calciatore affermato all’estero.
“Il ritorno in Italia è un sogno. Cerco sempre di confermarmi domenica dopo domenica. Sogno la A e coltiverò questa speranza senza rimpianti”.
La sua squadra del cuore?
“Inter. Per un palermitano è un po’ strano, ma io sono sempre stato tifoso nerazzurro”.
Il campionato italiano ha perso appeal?
“Guardo sempre la Serie A: ha sempre un fascino incredibile al di là dei risultati che la Nazionale può ottenere. Nel caso dell’ultima qualificazione parliamo di un rigore sbagliato. Nonostante il grande gup economico con altre squadre di altri campionati - basti pensare che l’Inter dopo lo scudetto ha dovuto vendere i pezzi pregiati - l’Italia ha sempre il suo fascino”.
Dove si vede in un futuro non troppo lontano?
“Tutto nella mia vita è arrivato in maniera inaspettata. Penso giorno dopo giorno senza aspettative. Non so quando, ma spero di arrivare in Serie A”.