…con Aladino Valoti
“Il Napoli? In campionato ha incontrato qualche difficoltà, confermarsi non è mai facile. Il Napoli era una macchina perfetta, ha patito un po’ il cambio di allenatore e direttore. Perso qualche riferimento sono venute fuori delle difficoltà. Ora mi sembra che stiano cercando di correggere la situazione, il passaggio del turno in Champions è fondamentale”. Cosí a TuttoMercatoWeb Aladino Valoti, ex ds di - tra le altre - AlbinoLeffe e Palermo con un passato recente anche al Napoli.
Palladino e Italiano le idee per il futuro azzurro…
“Intanto è giusto che Mazzari porti avanti il suo percorso e metta in campo le sue idee, sperando che possa portare qualche risultato. Poi il Presidente e il Direttore Meluso sapranno come muoversi”.
Che ricordo conserva della sua esperienza a Napoli?
“La piazza è unica. Ho fatto un percorso legato alla Primavera, c’erano giocatori che hanno mostrato delle qualità. Penso ai vari Ambrosino, Vergara e Iaccarino che adesso è al Monopoli”.
Oggi c’è Palermo-Pisa. Da una parte la sua ex squadra, dall’altra quella di suo figlio Mattia.
“Due squadre che hanno problematiche differenti. Però stanno vivendo un momento delicato. Il Pisa sta cercando di trovare la giusta strada, viene da un inizio campionato con parecchi problemi e ha una guida tecnica nuova. Ha fatto buone prestazioni raccogliendo meno in termini di risultati. Aquilani cerca di proporre calcio e far giocare le sue squadre. Il Palermo è partito dichiarando la volontà di fare un campionato di vertice, è partito bene e in questo momento sta trovando delle difficoltà in termini di risultati. Peccato per la trasferta di Parma, una vittoria sarebbe stata importante”
E Mattia?
“È nel progetto Pisa, sta facendo il suo percorso e ha fatto cinque gol. È contento di questa scelta, sta bene a Pisa. Bisogna trovare un po’ di continuità in termini di risultati”.
Belotti, che lei conosce bene dai tempi dell’AlbinoLeffe, ha fin qui realizzato poche reti a Roma. Meglio andare oltre per trovare più spazio?
“Sta raccogliendo poco in termini di gol. Ma ce la mette sempre tutta. Cerca sempre di lavorare nel modo giusto, ha grande passione per il suo lavoro. Poi se era giusto o meno andare via sono valutazioni personali. Ma quando sei alla Roma diventa difficile pensare di andare via”.
E lei direttore?
“Guardo partite, aspetto. Sono pronto a ripartire”.