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Serie C banco di prova del 'VAR a chiamata'? Giusto, ma prima qualcuno dia un'occhiata agli stadi

Serie C banco di prova del 'VAR a chiamata'? Giusto, ma prima qualcuno dia un'occhiata agli stadiTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 10:19Serie C
di Luca Bargellini

È senza dubbio una notizia positiva il fatto che la FIGC abbia chiesto ufficialmente alla FIFA di fungere da banco di prova per il Football Video Support (FVS) in alcuni dei suoi campionati, in primis Serie C e Serie A Femminile.

L'FVS, semplificando, è una sorta di "VAR a chiamata" che può essere utilizzato solo dopo che l’arbitro ha preso una decisione (anche l’indicazione di far proseguire il gioco è considerata una decisione) e una squadra ha richiesto la revisione dell'episodio.

Uno strumento, dunque, che avvicinerebbe il torneo di terza serie ai campionati superiori, dove l’introduzione della tecnologia ha cambiato profondamente il gioco, al punto che spesso Serie A e B sembrano un altro sport rispetto alla C. Il VAR, infatti, può influenzare in modo significativo l’andamento e l’esito delle partite, riducendo gli errori arbitrali e aumentando la credibilità del torneo.

Un passo avanti verso una Serie C più equa e giusta? Senza dubbio, ma sarà fondamentale definirne con precisione i contorni. Soprattutto a livello economico. La FIGC, almeno nella fase di sperimentazione, fornirà un contributo, ma resta il nodo infrastrutturale: per utilizzare tecnologie simili, infatti, gli impianti devono rispettare standard minimi, con reti cablate adeguate (il Wi-Fi questo sconosciuto!) e altre dotazioni tecniche essenziali.

Potrà sembrare una banalità, ma quando si parla di Serie C, meglio considerare anche i dettagli più insignificanti. Dopotutto, non sarebbe la prima volta che una partita venga rinviata per blackout improvvisi, allagamenti o altri problemi strutturali. Sebbene la situazione sia migliorata negli ultimi anni il problema delle infrastrutture che, ricordiamolo, non dipende direttamente dalla Lega Pro, è ancora tutto da affrontare e risolvere. E non con singoli progetti comunali o regionali, bensì in modo globale e organico.

Perché ben venga la tecnologia, ma senza dimenticare che spesso e volentieri, in Serie C, mancano proprio gli stadi.

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