Novara, il ds Boveri: "Mercato? Non ci accontentiamo, cerchiamo profili corretti"
Federico Boveri, direttore sportivo del Novara, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione A tutta C:
Come sta andando questo primo periodo tra i professionisti?
“Sono contento dell’avventura che ho potuto intraprendere, lo sto facendo con un grandissimo ricordo di Argurio che ci ha abbandonato prematuramente, sto cercando di portare avanti al meglio il lavoro fatto da lui precedentemente. C’è tanto entusiasmo e voglia di far crescere questo club”.
Quali sono gli aspetti più difficili legati alla sua giovane età e quali sono i vantaggi di avere 28 anni?
“Al pratico forse l’età mi permette di prendere decisioni senza farmi troppi problemi e ragionando meno su alcuni aspetti. Al tempo stesso devo imparare tante dinamiche ed è fondamentale per me il rapporto con l’allenatore e con la squadra, devo essere il braccio destro del mister e avere il rapporto giusto con ogni membro dello staff e con tutti i giocatori”.
Mister Gattuso è la forza di questo gruppo vista la sua esperienza all’interno del Novara?
“Assolutamente, a prescindere dal fatto che il mister è una persona perbene e credo sia il più bravo della nostra categoria, c’entra poco con la Serie C. Siamo in buonissime mani e cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno”.
Siamo a ridosso della finestra di mercato, servono rinforzi a centrocampo e in attacco?
“Abbiamo ceduto Riccardi al Perugia, abbiamo voluto accontentare un giocatore che voleva maggiore spazio. Non abbiamo interesse nel tenere giocatori che chiedono maggiore spazio e probabilmente ci saranno altre uscite. Sulle entrate stiamo lavorando ma non abbiamo fretta, vogliamo portare dentro prima le persone poi i calciatori giusti. Cerchiamo i profili che riteniamo corretti e non vogliamo accontentarci. Probabilmente ci saranno novità nei prossimi giorni ma non abbiamo voluto correre dietro alcuni profili su cui non eravamo convinti al 100%”.
Volete fare operazioni anche in ottica futura e non solo per questa stagione?
“Per noi è fondamentale, noi ragioniamo sul medio termine. Il nostro girone di ritorno deve portarci a dei miglioramenti, un obiettivo può essere quello di migliorare il girone d’andata e consolidarci in zona playoff. Al tempo stesso per il mercato dobbiamo portare in casa giocatori che possano essere importanti per il futuro, per questo anche a livello di tempistiche stiamo operando senza fretta”.
L’obiettivo è quello di mantenere comunque l’ossatura della squadra?
“Ribadisco che tutto questo parte dal grande lavoro fatto dal mister già a metà dello scorso anno, lì si è creato questo gruppo che ancora oggi è la forza del Novara. Tanti giocatori sono importanti ancora oggi, abbiamo una base forte su cui lavoriamo per toglierci maggiori soddisfazioni”.
Cosa vi lascia il pareggio contro l’Atalanta?
“Sabato abbiamo dato un bellissimo segnale, siamo riusciti a fare un’ottima partita e mettere in difficoltà una squadra forte nonostante le defezioni e forse ai punti meritavamo qualcosa in più. Dopo due sconfitte prima di Natale questo punto riporta entusiasmo e ci permette di continuare per la nostra strada e siamo soddisfatti”.
Avevate perso solo col Padova prima dei due ko pre natalizi, quanto vi serviva ritrovare questo risultato?
“Non erano meritate le due sconfitte che avevamo subito, sono state due sorprese per chi ha visto le partite. Siamo sulla strada giusta, stiamo raccogliendo meno di quanto abbiamo seminato ma saremo bravi a riportare dalla nostra quegli episodi che poi decidono i risultati. Siamo però soddisfatti e sicuramente il mister con lo staff e i ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro”.
Come vive emotivamente le partite?
“Inizialmente vedevo le partite in panchina per capire alcune dinamiche, adesso preferisco andare in tribuna perché vedo meglio la partita. Oggi pratico questa strada, ho la fortuna di conoscere la maggior parte del gruppo prima di questa avventura e mi hanno aiutato tantissimo, è un gruppo serio che lavora bene con cui si può pensare di crescere”.
Quali sono le aspettative in vista della sfida di sabato contro la Virtus Verona?
“A prescindere dall’avversario non vinciamo in casa da più di tre partite e bisogna ritornare ai tre punti casalinghi e riportare entusiasmo in casa con i nostri tifosi. La Virtus Verona è una squadra forte e difficile da affrontare, ma dovremo trovare il modo di portare dalla nostra parte quei piccoli episodi che condizionano la partita e che permettono al più forte di portare a casa i tre punti”.
Come vede questa crescita mediatica e di presenze negli stadi che sta avendo la C negli ultimi anni?
“Noi siamo colpiti meno da questo effetto perché il girone A sta subendo meno questo incremento, ci sono 2-3 piazze che hanno numeri importanti. Noi vogliamo lavorare meglio per riportare quanti più tifosi possibili allo stadio per sostenere i ragazzi. La C è al centro di tante decisioni importanti per il presente e il futuro, il seguito di Sky ne è il segnale e stiamo andando tutti nella giusta direzione".
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