Morrone: "Taranto attenzionato dall'estate, la Triestina vive una situazione differente"
Nel corso della diretta odierna di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il presidente Adicops e FIDS Alfonso Morrone, che ha tracciato un punto sulla terza serie partendo dalle notizie più recenti, relative alle penalizzazioni di Taranto e Triestina: "Il Taranto era uno dei club da attenzionare già dall'estate, la situazione della Triestina è diversa. E mi spiego In sede di iscrizione al campionato deve esser presentata una fideiussione di 250mila euro che va a coprire il monte stipendi lordo di un milione di euro, se questa cifra è sforata si deve presentare ulteriore fideiussione per coprire il 40% dell'eccedenza: si verifica però che in sede di iscrizione si fa la corsa contro il tempo, ma ci sono anche le pendenze di giugno da pagare ad agosto e si va in difficoltà. Chiaro, se una società ha difficoltà a produrre garanzie, un piccolo campanello di allarme c'è. Va attenzionato".
A proposito di monte ingaggi, come si è spiegato la mossa di non aver liberato Tesser quando al tecnico si è presentata l'opportunità dell'Ascoli?
"È effettivamente un'anomalia. Quando ho letto che non è andato ad Ascoli, da uomo di calcio quale sono, ho pensato che sarebbe tornato alla Triestina: è un profilo che ha vinto tanto, meritando la promozione, è il top per la categoria. Evidentemente la Triestina si può permettere di avere un tecnico sotto contratto, non saprei dirlo non vivendo la società, ma se ci fossero stati problemi, liberare un tecnico con un ingaggio pesante era un'occasione da non perdere. O forse in quel momento c'era davvero l'idea di farlo tornare, il calcio è fatto di momenti che cambiano repentinamente. Ma ripeto, è un'anomalia, anche se da esterni viene difficile capire davvero il tutto".
Extra C, dove Marani è stato eletto a furor di popolo, il 4 novembre ci sarà l'Assemblea Federale per la modifica dello statuto. Poi le possibili elezioni...
"Parto da Marani: mi dice che parlo sempre troppo bene di lui, ma è sotto gli occhi di tutti il lavoro che ha fatto in un anno e mezzo. Ha dato grandissima visibilità alla categoria, un title sponsor e un certo prestigio alla lega, portando anche risorse all'interno della stessa. Per quel che concerne il problema federale, con il Decreto Mulè la legge impone alle componenti federali di rivedere i pesi elettori: non si possono toccare per legge il 10% dell'AIAC e il 20% dell'AIC, mentre il resto si può trattare. Chiaro però che il 12% della Serie A non rispecchia il suo valore all'interno del movimento calcistico, e il valore economico non può non esser considerato visto il finanziamento che, con i diritti tv, arriva anche alle categorie minori. E non c'è da sottovalutare neppure il valore sociale che ha il mondo del calcio, e la LND, in tal senso svolge un grande lavoro: qualcosa, a livello di peso elettorale, però, come la Lega Pro, dovrà probabilmente lasciare. Ma detto questo, e mi aggancio alle future elezioni, dico anche con i nuovi sistemi elettori Gravina ha molte possibilità anche qualora si dovesse nuovamente candidare: sta gestendo bene la FIGC".
In chiusura una nota al suo personale: con Adicosp state visitando vari club. Il suo ruolo è quello di Dg e Ds, pronto a ripartire?
"Sì, come Adicosp stiamo girando tra vari club professionisti e no, e ho avuto modo di conoscere il Casarano di Antonio Obbiettivo, club che non ha nulla a che fare con il dilettantismo e probabilmente neppure con la Serie C: hanno uno stadio che è un gioiellino, strutture importanti e anche una palazzina dove ospitano i calciatori. Nel prossimo futuro sarà protagonista nel professionismo. Faccio anche attività politica, ma chiaramente sì, sono sul mercato: spero quanto prima arrivi la giusta soluzione. Ho una situazione anche piuttosto importante in ballo, vediamo se andrà a buon fine: di andare in situazioni poco solide non me la sono sentita".