L'ex Marchese: "Esclusione del Catania dalla C sarebbe sconfitta per il calcio italiano"
Il futuro del Catania è appeso a un filo.
Quest'oggi il Tribunale di Catania ha dichiarato la trattativa con l'imprenditore romano Benedetto Mancini per la cessione del ramo d'azienda del club siciliano, dichiarato fallito il 22 dicembre, ma lo stesso Mancini, che martedì aveva depositato un assegno di 200mila euro a garanzia dell'operazione per rilevare la società rossazzurra, ha fatto sapere che lunedì depositerà, in forma di deposito fiduciario, i 175mila euro mancanti per chiudere il rogito. Intanto, i curatori fallimentari hanno richiesto un intervento o contributo della Lega Pro, "in misura tale da consentire di coniugare l'interesse alla regolare prosecuzione del campionato in corso con gli interessi della procedura fallimentare", vedendosi però respinta la richiesta.
Di tutto questo, ai microfoni di tuttoc.com, ne ha parlato l'ex difensore Giovanni Marchese: “È una cosa brutta, mi auguro non succeda... sarebbe una sconfitta per il calcio italiano. Spero che fino all'ultimo ci sia una speranza affinché vada tutto per il meglio. Non avremmo mai pensato a qualcosa del genere su una società che negli anni di Serie A ci ha fatto vivere degli anni bellissimi. I tifosi si auguravano che Mancini, al di là di quanto si leggesse sui giornali, fosse la persona giusta per salvare il club. I giocatori hanno dato il massimo, si impegnano sempre e stanno tenendo duro. Gli servirà anche per il futuro, Catania rimane una piazza importantissima al netto delle difficoltà”.