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Giana, Montipò: "Vorremmo la finale di Coppa Italia per battere un altro record"

Giana, Montipò: "Vorremmo la finale di Coppa Italia per battere un altro record"
Oggi alle 13:04Serie C
di Claudia Marrone
A Tutta C
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A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospite: Martin Montipò, centrocampista Giana Erminio
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Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, trasmissione di TMW Radio interamente dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il centrocampista della Giana Erminio Martin Montipò, che ieri ha assistito dagli spalti alla gara di Coppa Italia Serie C dei suoi, pareggia contro il Caldiero Terme: "Ieri ho visto una Giana motivata, che voleva sicuramente portare il risultato a casa su un campo abbastanza difficile a causa delle condizioni metereologiche, sembrava pesante il campo. Purtroppo abbiamo subito quel gol in extremis che però non ha smorzato la voglia di vincere e raggiungere la finale”.

Giocare il ritorno fuori casa, con l'obbligo di dover far tutto nei secondi 45', può essere forse un punto un po' a sfavore vostro?
“Noi siamo già stati a Verona due volte giocando quest'anno, giocando in casa del Caldiero e della Virtus. Sappiamo che è un campo ostico e quindi dovremo dare il massimo per portare a casa il risultato, ma se facessimo una prestazione come quella di ieri sono fiducioso sul portarla a casa. Però il calcio non è una scienza esatta, vedremo nella gara di ritorno quello che riusciremo a fare”.

Prestazione assolutamente buona. Ma quanto rammarico c’è per il gol subito alla fine, che vi ha puniti forse oltre misura?
“L’episodio ci ha punito tanto, e il rammarico è tanto appunto perché arriva da un fallo scaturito al limite dell'area negli ultimi minuti, con espulsione diretta: qualche lamentala con l'arbitro, forse abbiamo staccato un po' la spina e abbiamo subito il gol".

La Coppa Italia mette in palio non solo il trofeo ma anche un posto alla Fase Nazionale dei playoff. Sono gli spareggi promozione l'obiettivo?
"La società ci ha per prima cosa richiesto il massimo per salvarci, ma lo scorso anno i playoff sono stati centrati, un traguardo pazzesco. Anche adesso in Coppa abbiamo fatto la storia, era la prima volta che la Giana centrava le semifinali, e raggiungere la finale significherebbe battere un altro record: poi, una volta arrivati li, chiaro che vorremmo vincerla".

Classifica di mezzo, la vostra, non disastrata. Su questo Girone A, dopo il primo giro di boa, che idea ti sei fatto?
"Siamo adesso un po' nella terra di mezzo, siamo vicini ai playoff ma anche ai playout, e questo ci fa capire che dobbiamo dare il massimo in ogni gara, perché con un niente ci possiamo trovare dall'una o dall'altra parte. Per quanto riguarda il Girone A vedo il Padova abbastanza favorito, per come la classifica parla, ma anche un girone molto conteso in ogni aspetto: noi dobbiamo pensare a portare almeno un punto a casa in ogni partita. La forza della Giana adesso deve essere quella di rimanere concentrata e portare più risultati possibili a casa perché saranno quelli a fare la differenza a fine campionato”.

Io ti porto invece alla tua esperienza personale. Hai giocato anche in Islanda: che calcio hai trovato?
"È un calcio un po' più fisico, meno improntato sul fraseggio e il catenaccio, una gara come ieri sarebbe stata sicuramente diversa soprattutto negli ultimi minuti. Mi è però piaciuto come modo, sono cresciuto tanto sia come calciatore che come uomo: ho vissuto tanti momenti che forse qua non avrei vissuto. ho poi colmato alcune lacune fisiche e agonistiche, e mi sono portato un po' di Islanda in Italia”.

Alla Giana che ambiente hai invece trovato?
“Qua mi sono trovato da subito molto bene, è una società che tiene anche alla persona, non solo al discorso calcistico. Tanto che ci sono stati diversi calciatori che hanno fatto strada. È una società che non va sottovalutata e anzi va vissuta, mi auguro che con il tempo possa avere sempre i risultati migliori. Abbiamo non troppi tifosi, ma buoni, e vogliamo regalare gioie anche a loro ”.

Prossima sfida, contro l'AlbinoLeffe. Altra formazione decisamente spinosa
“Sappiamo che hanno dei calciatori forti, non abbiamo tantissimo tempo per prepararla, 2-3 allenamenti comprensivi della rifinitura, ma dobbiamo intanto essere bravi a recuperare dalla partita di ieri, e poi allenarci intensamente nei due giorni che abbiamo. Sarebbe sciocco dire che non puntiamo a vincere, ma in queste situazioni di scontri così è importante non perdere, e anche un punto può fare comodo”.

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