FOCUS TMW - Top 11 stagionale del Girone B di Serie C: Aurelio-Favale, il futuro è nei giovani
Girone B che è stato avvincente e combattuto fino alla fine, merito del testa a testa Reggiana-Entella ma anche di alcune matricole terribili che hanno dato filo da torcere alle big. Chiaramente nella top undici ci sono due giocatori della capolista e anche il Cesena è ben rappresentato, occhio ai giovani del Pontedera e a chi, come Mastalli, ha voglia di tornare grande dopo un periodo sfortunato.
Lanni (Siena): grande concorrenza quest'anno, nel girone c'erano davvero portieri di talento. Ma è giusto premiare chi ha mantenuto una media voto costantemente alta distinguendosi per parate strepitose e per una grande reattività nelle uscite.
Rozzio (Reggiana): impossibile non inserire nella top undici un calciatore che indossa questa maglia da sette anni e che ha vissuto praticamente di tutto: fallimenti, promozioni, retrocessioni, cadute e risalite. Sempre con lo stesso attaccamento, senza pensare neppure per un secondo di abbandonare la nave. E questa enorme soddisfazione lo ripaga di tutti i sacrifici che ha fatto. Impeccabile in fase difensiva, se la Reggiana ha potuto attuare un calcio propositivo è anche perchè la retroguardia ha fatto in pieno la propria parte.
Aurelio (Pontedera): l'anno scorso Milani, ora tocca a lui prendersi la scena. Esterno sinistro con grandi capacità di spinta, il classe 2000 scuola Sassuolo (ma passato al Palermo a gennaio) ha mostrato capacità d'adattamento sia nel 4-4-2, sia nel 3-5-2, laddove ha avuto la possibilità di affinare le sue doti in fase difensiva.
Favalli (Siena): non inganni la seconda parte di stagione, per buona parte del campionato la retroguardia bianconera è stata una di quelle meno perforate ed è riuscita spesso a mantenere la porta inviolata. Merito anche del roccioso centrale ex Ternana che ha giganteggiato nel gioco aereo denotando senso della posizione e lettura anticipata della azioni avversarie.
Favale (V.Entella): stesso discorso fatto per Aurelio. Giovane, tecnicamente dotato, buona gamba, sovrapposizioni puntuali e qualche gol che non guasta mai. I suoi inserimenti alle spalle del braccetto di destra avversario hanno rappresentato un fattore, oltre che uno schema vincente della formazione di Volpe.
Rossi (Reggiana): abbiamo sempre detto che, senza infortuni, sarebbe stato destinato a una carriera ancora più importante. Non è mai troppo tardi, però, visto che a Reggio Emilia sta vivendo una seconda giovinezza e si sta riprendendo con gli interessi quanto il destino gli ha tolto. E' stato uno dei protagonisti indiscussi della promozione in B degli amaranto, il fato del centrocampo e il fulcro del gioco di Diana.
Bozhanaj (Carrarese): in alcuni momenti della sua carriera ha giocato anche in posizione più avanzata, qualche allenatore lo vedeva anche come seconda punta. A Carrara ha agito da trequartista e da mezzala di inserimento mettendo a disposizione dei compagni una quantità industriale di assist.
Mastalli (Lucchese): siamo felici di poter inserire anche lui in questa rubrica. Ai tempi della Juve Stabia era un predestinato, c'era la fila dietro la porta del procuratore anche da parte di club di categoria superiore. Vedere lui che imposta il gioco è un piacere per gli occhi, per qualcuno era addirittura il Pirlo della Lega Pro. E non ha perso il vizio del gol dalla distanza.
Ragatzu (Olbia): trattenerlo nella prossima sessione di mercato sarà impresa ardua per una società che ha permesso a questo calciatore di diventare un talento assoluto per la Lega Pro. 19 gol, una miriade di assist, tante giocate da fuoriclasse e la capacità di incidere soprattutto negli scontri contro avversari di alta classifica. Devastante
Corazza (Cesena): iniziare la stagione con un gol di tacco è quasi un segno del destino, da quel momento in poi è entrato in sintonia con l'ambiente sposando appieno il progetto tecnico-tattico di Domenico Toscano. 18 reti all'attivo e 4 assist, sarà lui uno degli uomini copertina nei playoff?
Santini (Rimini): nel 2017 fu vicinissimo al grande salto in serie B, categoria nella quale un goleador come lui certo non sfigurerebbe. Ha avuto le sue chance, ma la dea bendata gli ha evidentemente voltato le spalle. Ora, però, un trampolino di rilancio e la possibilità di consacrarsi in una piazza affamata di calcio. E che, grazie alle sue reti, ha esultato ben sedici volte. A tratti immarcabile quando decide di giocare di fisico.
Aimo Diana (Reggiana): quando è arrivata la sconfitta interna contro l'Entella si temeva un Modena-bis, invece è stato bravissimo a ricompattare il gruppo trasmettendo le energie mentali necessarie. Alla fine si può dire che è stato in testa alla classifica per due campionati di fila