FOCUS TMW - La Top 11 del Girone A di Serie C: a Mantova è tutto rose e Fiori
E’ andata in archivio la 7^ giornata nel Girone A di Serie C. Questi i risultati:
Mantova-Alessandria 2-0
Legnago-Giana Erminio 1-2
Pro Sesto-Novara 0-0
Renate-Triestina 1-1
Arzignano-Virtus Verona 0-1
Atalanta U23-AlbinoLeffe 1-1
Padova-Pro Patria 1-1
Trento-Lumezzane 0-0
Fiorenzuola-Pergolettese 0-2
Pro Vercelli-Vicenza 1-0
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-2-4:
Russo (Trento): non deve compiere interventi particolarmente difficili, tuttavia in avvio di gara il Lumezzane è particolarmente insidioso e disinnesca conclusioni dalla distanza che rischiavano di creare qualche pericoloso. Attento e sicuro.
Piccinini (Pergolettese): Artioli batte alla grande un corner e il difensore salta più in alto di tutti portando la sua squadra in vantaggio. Un baluardo difensivo insormontabile, 90 minuti di spessore e concentrazione totale.
Pane (Sestri Levante): contro la Juventus23 ne vien fuori una gara tattica, difensiva, fisica, con tanti lanci lunghi e poco spazio per il fraseggio. Giusto dunque premiare una retroguardia che non prende gol e che vede in lui il più attento, soprattutto negli anticipi su Cerri.
Palestra (Atalanta U.23): in un derby particolare e che, con altri protagonisti e altre storie, andava in scena in B qualche tempo fa, è lui a spezzare l'equilibrio con un bel gol a 20 minuti dalla fine. Pare che Gasperini stia seguendo molto il suo percorso di crescita, questa rete è una bella iniezione di fiducia.
Marianucci (Pro Sesto): lo abbiamo detto la scorsa settimana: i biancazzurri stanno lavorando tanto per ritrovare la solidità difensiva che fu marchio di fabbrica la passata stagione. Lui è un autentico muro che, nel finale, poteva diventare addirittura goleador: il tiro è potente e angolato, la traversa gli dice di no.
Garetto (Renate): una splendida combinazione nello stretto consente a Bianchimano di trovare la rete del vantaggio, si conferma l'uomo dell'ultimo passaggio bravo ad aprire le linee avversarie.
Di Munno (Novara): al "Breda" è gara più fisica che tecnica, lui è bravo a calarsi nella realtà della partita e a fornire un contributo essenziale soprattutto in fase di non possesso.
Fiori (Mantova): gol da vedere e rivedere, una magia di categoria superiore che avrebbe meritato ben altra visibilità a livello nazionale. Il destro dalla distanza termina all'incrocio e regala tre punti fondamentali ai virgiliani. Nel finale sfiora più volte la doppietta personale.
Castelli (Pro Patria): nel secondo tempo è una sorta di sfida personale con Donnarumma, almeno cinque le occasioni che sa quasi crearsi da solo con bravura e caparbietà. Alla fine, seppur "solo" su rigore, viene premiato e fa 1-1.
Zigoni (Virtus Verona): Serse Cosmi, ai tempi del Venezia, lo descriveva come un attaccante spietato in area di rigore, al quale non poter concedere un millimetro di spazio e che avrebbe meritato una carriera ancora più importante. Decidere una partita spigolosa da subentrato testimonia che è un valore aggiunto e un cecchino infallibile se messo in condizione di far male.
Nepi (Pro Vercelli): Ronaldo la combina grossa e si ritrova a tu per tu col portiere, ma non è mica facile mantenere tale freddezza quando sono passati meno di 60 secondi. Il suo "scavetto" è delizioso e vale una vittoria inaspettata e pesantissima.
Riccardo Colombo (Pro Patria): alla prima esperienza da allenatore, l'ex difensore della Reggiana dimostra di avere le idee chiare. Chiede coraggio alla sua squadra e la reazione dopo lo svantaggio testimonia che la strada è quella giusta. Ferma la corsa del Padova di Torrente, allenatore con cui ha condiviso l'esperienza di Salerno.